In Italia si conta quasi un terzo dei decessi da coronavirus nel mondo. Uno scenario che vede il governo orientato a prorogare le restrizioni in scadenza il 3 aprile, come affermato dal ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.
Mentre i nuovi contagi frenano e i guariti aumentano ed esplode lo scontro con Bruxelles sui coronabond, il governo mette in campo 4,3 miliardi che i comuni distribuiranno attraverso il fondo di solidarietà per il soccorso alimentare e altri 400 milioni in buoni spesa.
Se la chiusura delle scuole prosegue, ha annunciato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, la prossima settimana sarà avviata una valutazione sulla ripresa delle attività produttive.
L'ultimo bilancio
Al 29 marzo sono 97.689 i casi totali di coronavirus in Italia, un aumento di 5.217 unità rispetto al 28: un discreto calo nella crescita, visto che ieri l'aumento era stato di 5.974. Nel dettaglio, sono 73.880 gli attuali positivi (+3.815 contro il +3.651 di ieri, ma il dato era condizionato dall'aumento record dei guariti che vanno a sottrarsi dagli attualmente positivi), 13.030 i guariti (+646 contro appunto il +1.434 di ieri), e 10.779 decessi, anche qui in calo rispetto a ieri: +756 contro +889. Dati positivi condizionati dai numeri lombardi, dove i contagi sono saliti di 1.592 unita' contro le 2.117 di ieri. Nel dettaglio, 27.386 sono le persone ricoverate (+710), 3.906 quelle in terapia intensiva (+50) e 42.588 in isolamento domiciliare (+3.055).
Questo articolo è stato aggiornato fino alle 18,30 del 29 marzo. Potete continuare a seguire qui le notizie in tempo reale.
"La Germania deve prepararsi a uno scenario italiano"
Non esclude anche per la Germania "uno scenario italiano" il Robert Koch Institut. Lo ha affermato Lothar Wieler, presidente del centro epidemiologico tedesco, secondo il quale "una situazione come quella che si è verificata in Italia sono possibili anche in Germania".
Nel Lazio 201 nuovi positivi e 12 morti
Il nuovo bilancio dell'infezione da coronavirus nel Lazio registra oggi 201 casi di positività e un trend in decrescita per la prima volta al di sotto del 9%. Per la prima volta il numero dei guariti (208 totali) supera il numero dei nuovi positivi giornalieri. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 7.949 e i decessi nelle ultime 24 ore sono 12. I dati sono stati diffusi dall'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato
Quasi 32 mila le vittime del coronavirus
Sono già quasi 32 mila le persone uccise dalla pandemia scatenata dal nuovo coronavirus nel mondo; e nella poco ambita classifica, l'Italia è in testa con 10 mila vittime circa, seguita dalla Spagna, a 6.528. Intanto i contagi continuano a crescere: sono ormai oltre 684 mila, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University (solo giovedì erano 500 mila nel mondo, il doppio di quando erano la settimana prima). Nel mondo le persone guarite sono 145.600. Per quanto riguarda i contagi, il Paese più colpito ormai sono gli Usa, con oltre 124 mila casi confermati e 2.191 decessi.
Oltre 124 mila contagi in Usa, la Cina manda forniture
Un cargo carico di forniture mediche è arrivato a New York dalla Cina, il primo di una serie di voli che la Casa Bianca ha organizzato per i prossimi 30 giorni. Lo scrive l'agenzia Reuters. Il cargo, atterrato all'aeroporto John F. Kennedy, porta guanti, tute protettive e mascherine che sarannno distribuite negli Stati di New York, New Jersey e Connecticut, tre tra quelli particolarmente colpiti.
Il ponte aereo è stato organizzato da un team guidato da uno dei più stretti consiglieri del presidente Donald Trump, il genero Jared Kushner, che ha creato il "Project Airbridge", una collaborazione tra aziende americane di servzi sanitari e il governo federale. In Usa il contagio sta dilagando: i contagi hanno superato quota 124 mila (secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University) e ci sono già state 2000 vittime (un terzo delle quali, 672, a New York).
Superati i 60 mila contagi in Germania
Sono oltre 60 mila i casi di contagio da coronavirus. È quanto emerge dall'ultimo conteggio effettuato dalla Zeit online, che aggiorna i dati incrociandoli con quelli forniti dal Robert Koch Institut, quelli della Johns Hopkins University e quelli che arrivano via via dalle strutture sanitaria dei vari Laender. Nella fattispecie, si parla di 60.147 casi di infezione confermati: in pratica, calcola la Zeit, il numero si è raddoppiato in soli 6 giorni. Le vittime sono 481.
Renzi: riaprire o pandemia diventa carestia
"Sulla riapertura non mi rimangio nulla. Presto tutti diranno ciò che io dico ora. La pandemia diventa carestia". Così Matteo Renzi, in un'intervista a 'Tpi'. "Non possiamo rimanere tutti chiusi in casa per due anni, non si possono raccontare balle alle persone dicendo che il virus sarà sconfitto nel breve termine", insiste il leader di Italia viva. "Dirò una cosa forte - prosegue - ma per me l'unica strada possibile è non dico quella israeliana, ma la riapertura differenziata per età. So che è pesante, ma chi ha 70 anni, uscirà dopo chi ha 20 anni. Gestendola, non rincorrendola, dovremo trovare una nuova normalità".
Sileri: stiamo vivendo picco o cupola epidemia
"Credo che siamo vivendo il picco, se non può essere considerato un picco possiamo considerarlo la cupola di una lunga curva e quindi dovremo vedere quanto ancora dura. È chiaro che potrebbe esserci ancora qualche numero in più o in meno, non sarei preoccupato di vedere qualche numero in più se sono stati fatti più tamponi, mi preoccupo invece di vedere un calo in coloro che vengono ricoverati e che vanno nelle terapie intensive. Lì possiamo osservare nei prossimi giorni il miglioramento" Lo ha detto a Sky TGg4 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
Arrivano medici e infermieri albanesi, destinati a Brescia
"Grazie, grazie per essere qua al nostro fianco in un periodo complicato. Siete destinati a Brescia, una delle zone più complicate dell'emergenza. Speriamo che il vostro arrivo coincida con la discesa verso la soluzione". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha accolto sulla pista dell'aeroporto di Verona i trenta albanesi, 10 medici e 20 infermieri, arrivati da Tirana per assistere e aiutare gli ospedali bresciani. In delegazione per il Governo il ministro Francesco Boccia: "Grazie da parte del Governo al presidente albanese - ha detto - sono commosso e grato". Ad accogliere i medici anche Vito Crimi, vice ministro dell'Interno: "Io sono bresciano e per questo vi ringrazio doppiamente - ha detto Crimi - speriamo che il vostro aiuto riesca a lenire la fatica dei nostri medici che sono in prima linea da tante settimane".
Iss: nessun farmaco specifico, no a cure fai da te
"La preoccupazione generata dall'emergenza Covid-19 ha scatenato, in alcuni casi, una vera e propria 'caccia al farmaco'. Molto spesso tale atteggiamento è incoraggiato da informazioni fuorvianti che circolano sul web". Lo afferma Patrizia Popoli, direttrice Centro nazionale ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell'Iss, chiarendo, "innanzitutto, che al momento non esiste nessun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione o il trattamento di Covid-19" e avvertendo che non bisogna ricorrere a cure 'Fai da te'.
Fontana replica a Boccia: "Il governo ha sottovalutato il rischio"
"Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1.000 terapie intensive da destinare all'emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per ciò che riguarda le altre necessita'. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui perché in questo momento le energie vanno concentrate in altre più gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in una nota ha replicato alle affermazioni del ministro Francesco Boccia. In un'intervista a Sky Boccia aveva affermato che le Regioni da sole 'sarebbero crollate tutte'.
Londra valuta lockdown fino a giugno
Tre mesi interi in lockdown, con le attuali misure di confinamento: è la previsione dell'epidemiologo britannico principale consulente del governo di Boris Johnson, Neil Ferguson, in relazione al tempo in cui i britannici dovranno rimanere a casa per frenare l'epidemia da Covid-19. "Dovremo mantenere queste misure in atto, a mio avviso, per un periodo di tempo significativo, probabilmente fino alla fine di maggio, forse anche all'inizio di giugno", ha detto al Sunday Times.
Boccia: da sole le Regioni sarebbero crollate tutte
"Se l'autonomia è sussidiarietà è un conto, se l'autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è 'No, perché crolli'. Nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte". Lo ha detto a 'L'Intervista di Maria Latella' su Sky TG24 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.
Allo Spallanzani 212 positivi, 24 in condizioni serie
"I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 212. Di questi, 24 necessitano di supporto respiratorio". Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani, bollettino numero 59.
In Spagna 838 morti in un giorno, il totale sale a 6.528
Nelle ultime 24 ore in Spagna sono stati registrati 838 decessi legati al Covid-19, portando il totale delle vittime della pandemia a 6.528. I casi totali di contagio sono invece 78.797.
Boccia: le misure restrittive saranno prolungate
"Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà il consiglio dei ministri" sentito il parere del comitato scientifico e delle "categorie competenti". È quanto ha affermato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervistato da Maria Latella, per SkyTg24. "Parlare di riapertura è irresponsabile", ha insistito Boccia.
"I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei ministri sulla base di un'istruttoria che fa la comunità scientifica", ha affermato Boccia. "Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta - ha insistito -. Voglio dirlo a chi dice di aver fretta, prima mettiamo in sicurezza la sanità e le terapie intensive triplicandole, poi lentamente, ripartendo da alcune attività produttive, riaccendiamo un interruttore per volta. Poi toccherà anche alla popolazione e non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo".
Confesercenti: con il lockdown persi 18 miliardi di ricavi
Le aziende italiane sono ormai senza liquidità: il lockdown disposto per contenere i contagi ha portato a una caduta dei ricavi quantificabile in circa 18 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi a carico delle imprese del commercio, del turismo e della ristorazione. Per arginare questo shock è necessario agire sulla leva del credito, ma i meccanismi di agevolazione ai prestiti messi in campo dal Cura Italia non stanno funzionando. A lanciare l'allarme è Confesercenti.
L'emergenza sanitaria da coronavirus, si legge in una nota, è arrivata in una situazione già difficile: solo lo scorso anno, lo stock dei prestiti alle imprese è diminuito di circa 16 miliardi di euro. E il prosciugamento della liquidità causato dal lockdown è destinato a peggiorare: già adesso, su base annua, è plausibile attendersi una contrazione dei consumi delle famiglie di circa 30 miliardi di euro.
Musumeci: "C'è una bomba sociale da disinnescare"
"In Sicilia l'epidemia economica è arrivata prima del picco di quella sanitaria" e c'è "una bomba" sociale "da disinnescare", anche se, "fortunatamente finora non ci sono state azioni di violenza, tranne quell'episodio al supermercato di Palermo". Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervistato a Sky Tg24.
Due settimane di lockdown, ha osservato Musumeci, "hanno messo in sofferenza una società composta anche di lavoratori precari che la mattina escono di casa per guadagnare 30-40 euro". La Regione ha stanziato 100 milioni di euro per "l'assistenza alimentare" ed "è bene", ha sottolineato, "che il governo abbia adottato altri provvedimenti simili".
In Corea del Sud i guariti superano i malati
In Corea del Sud sono stati registrati 105 casi di contagio portando il totale a 9.583. Per la prima volta dall'inizio della pandemia il numero di pazienti guariti supera quelli in quarantena. Le autorità sudcoreane hanno indicato inoltre che ci sono stati altri otto morti per Covid-19. Il bilancio totale delle vittime è a 152.
Johnson scrive a 30 milioni di famiglie: "Seguite le regole"
Il premier britannico, Boris Johnson, farà recapitare trenta milioni di lettere alle famiglie della Gran Bretagna per chiedere loro "di seguire le regole". Nella missiva, il capo dell'esecutivo - in quarantena dopo essere risultato positivo al Covid-19 - non esclude ulteriori misure restrittive per arginare la pandemia. "Non esiteremo a fare di più se questo è ciò che la consulenza scientifica e medica ci dirà che dobbiamo fare", assicura Johnson.
Morto il primo detenuto negli Usa
Un detenuto in una prigione federale a Oakdale, in Louisiana negli Stati Uniti, è morto dopo essere stato contagiato dal Covid-19. Si tratta del primo decesso di un detenuto negli Stati Uniti. Lo ha reso noto l'Ufficio federali per le prigioni, secondo cui il paziente soffriva di condizioni mediche pre-esistenti.
Patrick Jones, 49 anni, ha iniziato a lamentare una tosse persistente il 19 marzo. Dopo essere stato valutato dallo staff medico della prigione, è stato trasferito in un ospedale locale dove è risultato positivo per Covid-19. Il giorno dopo le sue condizioni sono peggiorate ed èstato attaccato a un respiratore ma non è stato sufficiente. È spirato dopo un giorno.
45 nuovi casi in Cina, solo uno locale
In Cina sono stati registrati 45 nuovi casi di contagio da Covid-19, di questi solo uno locale e tutti gli altri arrivati dall'estero. Lo riportano le autorità cinesi. Il totale dei casi confermati nel Paese, focolaio della pandemia di Covid-19, arriva così a 81.439. Sono cinque invece i casi di decesso che portano il totale a 3.300. Degli 81.439 positivi, 75.448 pazienti sono guariti e hanno lasciato l'ospedale.
Oltre 30 mila morti nel mondo, un terzo dei quali in Italia
La pandemia di Covid-19 ha fatto nel mondo 30.852 morti e i casi di contagio sono oltre 665 mila, secondo i dati raccolti dal database della Johns Hopkins University che mette insieme le cifre dell'Oms e dei governi locali. I guariti sono invece oltre 140 mila. In testa alla lista dei contagi vi sono gli Stati Uniti con 124.665 casi seguiti da Italia (92.472) e Cina (82.057). L'Italia si conferma invece il Paese con il numero più alto di decessi (10.023, quasi un terzo del totale), prima di Spagna (5.982) e Cina (3.304). I decessi negli Stati Uniti sono invece 2.191.
Salta il salone dell'auto di Detroit
Salta l'edizione 2020 del North American International Auto Show, il Salone dell'auto di Detroit, che era in programma per giugno: il Tcf center dove solitamente viene ospitato l'evento globale è stato indicato come centro di emergenza per combattere la pandemia di Covid-19. Lo riporta, tra gli altri, Fox News. A causa del crescente numero di casi di coronavirus nello Stato del Michigan, il Corpo di ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti ha valutato l'area come possibile sito per ospitare i pazienti e alleggerire gli ospedali al collasso.
Negli Usa le vittime sono 2.010
Negli Usa le vittime contagiate dal coronavirus sono 2.010, un quarto della quali circa a New York, e i casi registrati superano i 121 mila. È l'ultimo bilancio della Johns Hopkins University.
Morto a Chicago un bambino con meno di un anno
Un bambino di meno di un anno è morto a Chicago e il suo decesso sarebbe legato all'infezione da coronavirus. Lo ha annunciato il governatore dello stato dell'Illinois, J. B. Prtizker. È la vittima più giovane negli Stati Uniti. Il piccolo viveva nella contea di Cook, alla periferia di Chicago. Non sono stati forniti, al momento, altri dati. "Non c'era mai stata una morte di un bambino così piccolo", si sono limitati a commentare i dirigenti del dipartimento sanitario.
in Brasile più di 3.000 contagi e oltre 100 morti
Il Brasile registra 22 nuove vittime contagiate dal coronavirus, portando a 114 il numero dei decessi. I casi di contagio sono saliti a 3.904, con un incremento del 14%.
Da lunedì modulo per stop a mutui casa
Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto per l'estensione dell'operatività del Fondo Solidarietà per i mutui sulla prima casa. A seguito della firma, informa il Mef, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che integra il regolamento del Fondo di Solidarietà (il cd fondo Gasparrini) per i mutui per l'acquisto della prima casa. I titolari di un mutuo contratto per l'acquisto della prima casa che siano nelle situazioni di temporanea difficoltà previste dal regolamento possono beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi. In seguito all'emergenza Covid, l'operatività del fondo Gasparrini è stata estesa: ora vi possono accedere anche i lavoratori dipendenti in cassa integrazione per un periodo di almeno 30 giorni e i lavoratori autonomi che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell'ultimo trimestre 2019. Inoltre, per tutte le ipotesi di accesso al Fondo non è piu' richiesta la presentazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ed è stato previsto che il Fondo sopporti il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione. Per ottenere la sospensione del mutuo, il cittadino in possesso dei requisiti previsti per l'accesso al Fondo deve presentare la domanda alla banca che ha concesso il mutuo e che è tenuta a sospenderlo dietro presentazione della documentazione necessaria. Per quest'ultima occorre fare riferimento alla modulistica che e' stata aggiornata e semplificata rispetto alla precedente ed è disponibile da lunedi' 30 marzo sul sito internet del Ministero dell'Economia e delle finanze.
Oltre 30 mila le vittime nel mondo
Più di 30 mila persone sono morte nel mondo per il coronavirus, i due terzi delle quali in Europa. È il bilancio fornito dalla France Press sulla base di dati ufficiali. Le vittime sono 30.003, in Europa 21.334. L'Italia conta il maggior numero di decessi, 10.023, la Spagna 5.690.
Conte: troppo presto per decidere su riapertura attività
Per quanto riguarda le misure legate alle attività produttive "ci confronteremo e valuteremo", "non sappiamo ancora. È ancora troppo presto. Dall'inizio della settimana cominceremo a lavorarci. Abbiamo adottato questa misura con il massimo senso di responsabilità. L'obiettivo è sempre la salute dei cittadini".
Lo dice il premier Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa. "Si tratta di una misura conveniente" anche per il sistema economico, ha spiegato il premier, "confidiamo che la fuoriuscita dal quadro dell'emergenza sia la più veloce possibile ma non abbiamo ancora elementi per determinare" quando finirà questa misura, ha osservato Conte.
Le scuole resteranno chiuse
È chiaro che la sospensione dell'attività didattica proseguira'". Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. "Ragioneviolmente - ha proseguito - non c'è una prospettiva di ritornare alle attività ordinarie".
Il governo mette in campo 4,3 miliardi per il soccorso alimentare
"Lo Stato c'è. Abbiamo lavorato oggi con il ministro Gualtieri ad un provvedimento di grande impatto. Coinvolgiamo i sindaci che sono le prime sentinelle sulle esigenze dei cittadini. Abbiamo appena firmato un Dpcm che dispone" subito la possibilità di usufruire di 4,3 miliardi del fondo di solidarietà nazionale" per il soccorso alimentare. Così il premier Giuseppe Conte annunciando in conferenza stampa le misure per il 'soccorso alimentare' e spiegando che a questo fondo si aggiungono altri 400 milioni.
"Non lasciamo nessuno solo e abbandonato a se stesso, siamo vicini alle persone bisognose, dobbiamo aiutare chi è maggiormente in difficoltà", ha spiegato il presidente del Consiglio, "vi chiedo di comprendere il nostro sforzo. La macchina dello Stato richiede procedimenti complessi, stiamo facendo l'impossibile".
Per il governo francese "i prossimi 15 giorni saranno peggiori di questi"
l primo ministro francese Edouard Philippe ha avvisato che "i primi 15 giorni di aprile saranno ancora più difficili dei 15 giorni appena passati". Come ha spiegato in una conferenza stampa sull'emergenza coronavirus in Francia, "la battaglia è appena cominciata. Philippe ha ricordato i due grandi assi della strategia del governo francese: "Aumentare la nostra capacità di accoglienza nei servizi di rianimazione e appiattire la curva dei contagi" grazie alle misure di contenimento e la prescrizione di restare a casa. "Non lascerò che si dica che c'è stato un ritardo nella decisione sul contenimento" presa dal 17 marzo e prolungata fino al 15 aprile. "In quel momento, c'erano meno di 8 mila casi e meno di 200 morti. Quando sarà il momento, impareremo da questa crisi. Non sono fra quelli che scaricano le responsabilità, ma lascio a chi pensa di sapere sempre perfettamente cosa bisogna fare questo lusso". L'ultimo bilancio ufficiale parla di 32.964 casi confermati e 1995 morti in Francia.
la Spagna da lunedì ferma tutte le attività non essenziali
La Spagna come l'Italia, da lunedì ferma tutte le attività non essenziali, fino al 9 aprile, per arginare la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato il premier, Pedro Sanchez.
Borrelli: senza restrizioni i numeri sarebbero ben altri
"Se non fossero state prese certe misure oggi avremmo ben altri numeri e le difficoltà di alcune strutture sanitarie sarebbero ancora più drammatiche. Ci saremmo trovati di fronte ad una situazione insostenibile". Lo ha detto il commissario all'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, nel punto quotidiano con i media al Dipartimento della protezione civile.
Belgio vicino a 10 mila casi, 353 morti
Nuovo balzo dei casi di coronavirus in Belgio, dopo che il ministero della Sanità ha annunciato 1.850 di test risultati positivi, che portano il totale del Paese a 9.134. Alcuni di questi nuovi casi erano stati diagnosticati nei giorni precedenti, hanno detto i portavoce del ministero della Sanità durante la conferenza stampa quotidiana sull'evoluzione dell'epidemia. Tuttavia il dato è il piu' alto comunicato dalle autorità dall'inizio dell'epidemia.
Il numero totale di morti è salito a 353, dopo il decesso di 64 persone registrato ieri. In aumento anche il numero di ricoveri. Negli ospedali sono presenti 3.717 pazienti positivi (+575 ieri), di cui 789 in terapia intensiva (+99). Ieri il governo del Belgio ha annunciato il prolungamento del confinamento della popolazione fino al 19 aprile, ma ha evocato la possibilità di una ulteriore proroga fino al 3 maggio.
La crescita dei contagi a Brescia e a Bergamo non è più esponenziale
Non si assiste più "ad una crescita esponenziale" dei dati relativi ai contagi da Coronavirus anche nelle province lombarde più colpite come Bergamo e Brescia. I dati sono dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ne ha parlato durante la diretta Facebook quotidiana per l'aggiornamento della situazione epidemica.
Nella provincia bergamasca si contano ad oggi 8349 contagiati, con un incremento di 289, e nel solo capoluogo sono 1035 con un aumento di 41, dove ieri erano 62. Brescia totalizza 7678 (+289) nella provincia, mentre nella sola città 1184 con l'aumento stabile di 61 unità.
Gb: andrà bene se avremo meno di 20 mila morti
Il Regno Unito avrà lavorato bene se supererà la crisi del coronavirus con meno di 20.000 morti. Lo dice il direttore della Sanità nazionale, Stephen Powis, citato dal Daily Mail rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se la curva del Regno Unito fosse simile a quella di altri Paesi, come l'Italia. "Se riusciremo a mantenere il numero dei morti al di sotto dei 20.000, avremo fatto molto bene in questa epidemia". "Se fossero meno di 20.000 ... Sarebbe un buon risultato anche se ogni morte è una tragedia", ha aggiunto parlando in un breafing a Downing Street.