E’ esaurito nelle farmacie e figura tra i prodotti ‘best sellers’ di Amazon dove, ordinandolo, si deve comunque attendere diverse settimane per averlo a casa. Il saturimetro, strumento di cui fino a un mese fa la maggior parte degli italiani tranne i medici e chi ha problemi respiratori gravi, ignorava l’esistenza, è diventato un bene molto ricercato. E’ un piccolo oggetto a forma di molletta che, attaccato all’estremità del dito, in pochi secondi riesce a misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue.
Dalla Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI) riferiscono all’AGI che i saturimetri “non sono più reperibili sul mercato. C’è stata una corsa all’acquisto”. Su Amazon è in testa, nelle sue diverse versioni, tra i prodotti più richiesti in varie categorie, dall’elettronica alla sport. “I tempi di consegna sono un po’ lunghi - spiegano dalla multinazionale - perché è venduto da fornitori terzi, non li spediamo direttamente noi”. In questo momento, a seconda del modello, si deve aspettare almeno aprile, se non maggio, per vederselo recapitare nella propria abitazione.
Il presidente nazionale del 118, Maio Balzanelli, aveva chiesto al ministro della Salute, Roberto Speranza, di fornire un saturimetro a tutte le persone in isolamento domiciliare obbligatorio. “Questo consentirebbe - aveva spiegato - di non aspettare l’insufficienza respiratoria acuta ed eviterebbe altre morti”.
Ma a cercare il saturimetro sono anche tante persone sane, alcune convinte che possa tornare utile per 'convincere', dati alla mano, gli operatori del 118 ad andarli a prendere per ricoverarli.
in questo caso è davvero utile? “Non è il termometro da tenere in casa - spiega Andrea Gori, direttore di Malattie Infettive al Policlinico di Milano - potrebbe essere un ausilio, proprio perché il Covid_19 interessa le vie respiratorie. Ma cerchiamo di essere realistici: se una persona ha difficoltà respiratorie non è che può stare a casa a misurarsi il grado di ossigenazione nel sangue. E’ bene che, se fa fatica a respirare, venga in ospedale”. In ogni caso, Marina Chiara Garassino, oncologa toraco-torace-polmonare dell’Istituto Tumori, avverte: “La saturazione è un valore che va interpretato in ambito medico, da 90 a 100 si va da valori assolutamente normali a patologici. Usato al di fuori del controllo medico, può portare al panico o alla sottovalutazione”.