L’Italia dei balconi in questi giorni si sta facendo sentire, un modo come un altro per sentirci uniti quando uniti non possiamo stare, per riempire quelle strade vuote con la nostra presenza e farci forza l’un l’altro.
In certe città come Roma l’iniziativa è stata addirittura pianificata: ogni giorno alle 12 un applauso dedicato ai medici e agli infermieri che lottano contro il coronavirus dalle corsie degli ospedali in condizioni drammatiche, poi alle 18 flash-mob, tutti alla finestra ogni giorno con una canzone del repertorio pop italiano. Nessuna protesta al capo condomino immaginiamo, il significato che si cela dietro il potenziale disturbo della quiete pubblica non risulta affatto un disturbo, anzi.
In realtà la giurisprudenza che regola cosa si può o non si può fare sul balcone della propria abitazione è abbastanza precisa e segue una logica di non difficile comprensione. Il balcone infatti è proprietà esclusiva di chi lo abita, ma è comunque un luogo esposto al pubblico, perciò in realtà in generale la regola è che si può fare tutto ciò che si desidera finché ciò che si desidera non interferisce in qualche modo con la tranquillità altrui.
Si dunque in genere ai vasi di fiori, purché posizionati in sicurezza e non si bagnino i piani inferiori quando si innaffiano; anche se il condominio potrebbe intervenire all’unanimità vietandoli. Si anche ai panni stesi ma spesso il divieto arriva da un regolamento di polizia urbana che potrebbe intervenire nell’impedirlo a salvaguardia del decoro architettonico; ciò naturalmente si verifica con più frequenza nei centri storici, magari per chi vive in palazzi particolarmente antichi.
Più o meno simile la situazione per quanto riguarda condizionatori e antenne: tutto lecito, ma bisogna che siano piazzati in sicurezza, per non diventare un pericolo per altri condomini o passanti, non devono ledere in alcun modo l’estetica del palazzo e non possono sfruttare la parte inferiore del balcone del condomino del piano superiore. Il Codice Civile permette in balcone anche l’utilizzo del barbecue, l’immissione di fumo o calore e perfino esalazioni e rumori, non è vietata, questo ovviamente finché non si interviene sulla regolar evita dei propri vicini. In pratica possiamo piazzare sulla brace ciò che vogliamo finché non costringiamo il nostro vicino a chiudere le finestre di casa.
A questo punto capiamo che il limite è rappresentato, come già detto, semplicemente dal disturbo che possiamo arrecare a chi ci vive intorno, proprio per questo è anche possibile prendere il sole in balcone, cosa che tra l’altro, come ci mostrano molte foto che rimbalzano sui nostri social ogni giorno, sta accadendo molto spesso in questi giorni, un modo come un altro per passare il tempo dentro casa, ma attenzione, è vietato prendere il sole nudi, non si può mai superare il limite della decenza, cosa che potrebbe causare la manifestazione di un illecito amministrativo.
Occhio anche al fumo, perché godersi una sigaretta in balcone oltre ad essere lecito è anche più salubre per l’ambiente dove siamo costretti a restare in questi giorni, ma i mozziconi vanno gettati nell’immondizia e non giù per strada. Anche in questo caso la legge interviene punendo severamente, anche se non si creano danni a persone o cose.