Dalla mezzanotte passata non è più possibile uscire dal comune di Medicina, in provincia di Bologna, e dalla frazione di Ganzanigo. Lo riferisce una nota della Regione Emilia-Romagna, indicando una "crescita anomala del contagio" da coronavirus.
E' "necessario arginarlo a tutela dei residenti - prosegue la nota - del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, area vasta da 1 milione di persone".
In base all'ordinanza del presidente della Regione - emessa d'accordo con Governo, Prefetto di Bologna, sindaco della Città metropolitana e d'intesa col sindaco di Medicina - possono entrare i soli residenti ancora fuori dall'area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali.
"È uno degli atti più sofferti che io abbia assunto da presidente della Regione ma le informazioni e le indicazioni che ho raccolto dai tecnici non mi hanno permesso altra scelta", ha spiegato il governatore Stefano Bonaccini. "È infatti doveroso fermare in tutti i modi l'ulteriore diffusione del virus, che già così duramente sta colpendo anche l'Emilia Romagna", ha aggiunto.
"Da diversi giorni il numero dei contagi e dei decessi a Medicina - spiega il governatore dell'Emilia Romagna - registra una crescita tale da richiedere un intervento drastico per arginare il contagio, a tutela dei residenti dello stesso Comune e di un'area vasta come quella metropolitana di Bologna. Pur col cuore pesante, ritengo di aver agito per il bene comune, col supporto delle indicazioni mediche e scientifiche necessarie, dopo aver riunito l'unità di crisi regionale. Siamo al fianco del sindaco Matteo Montanari e di tutti i cittadini di Medicina - conclude il presidente della Regione - e da oggi lo saremo ancora di più, non facendo mancare loro nulla. Ma soprattutto facendogli capire chiaramente una cosa: non siete soli, la vostra battaglia è la nostra e ne usciremo insieme".
"Come direbbe Vasco siamo tutti qui impegnati a cercare di dare un senso a questa storia", commenta Matteo Montanari, 37 anni, sindaco di Medicina, che non nasconde l'emozione nell'annunciare ai suoi concittadini, via social, l'entrata in vigore dell'ordinanza che dispone la 'zona rossa' per il suo Comune. "Vorremmo dare un senso ai nostri sacrifici, al nostro starci lontani, al nostro non poterci abbracciare e alla sofferenza delle famiglie che in questi giorni hanno perso un loro caro. In realtà- è il messaggio del sindaco di Medicina - non c'e' alcun senso in tutto questo, tranne forse la serenità nel pensare che c'e' un domani che arriverà e che saremo fortunati di viverlo insieme, di nuovo uno appiccicato all'altro senza paura. Mi sono promesso - ha concluso il sindaco - che piangero' solo di gioia alla fine di questa tempesta. Diamoci una mano perche' possa finire il prima possibile per chi e' malato o ancora ricoverato. Non molliamo adesso".