La Regione Lombardia non molla sulla realizzazione di un ospedale negli spazi messi a disposizione dalla Fondazione Fiera di Milano al Portello. E, all'indomani del 'no' della Protezione civile per la mancanza di medici e ventilatori, il governatore Attilio Fontana nomina suo consulente personale l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso. "Non molliamo, non lasciamo intentato alcun tentativo, proviamo tutte le strade possibili, abbiamo tante donazioni e tanti rapporti internazionali, altre ne acquistiamo con Bertolaso oltre a un modulo base gia' pronto", spiegano da Palazzo Lombardia. "Da Fontana non c'e' alcun calcolo politico, non ci interessano le polemiche ma solo fare di tutto per affrontare l'emergenza".
In una giornata in cui si contano altre 76 vittime in regione, oltre al dato drammatico del quasi esaurimento dei posti di terapia intensiva, il dibattito politico è segnato anche dalle aspre polemiche sulle mascherine inviate da Roma e definite "fogli di carta igienica" dall'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia replica all'assessore di FI ricordando che la Lombardia "ha ricevuto quasi 500mila mascherine nei giorni scorsi tra Ffp2 e Ffp3 e quelle chirurgiche; e oltre un milione di guanti". Mentre diversi esponenti dem, tra cui l'ex segretario del partito, il bergamasco Maurizio Martina, stigmatizzano il comportamento degli assessori lombardi. "Vorrei dire a questi assessori che non e' il tempo di sprecare forze in questo modo; lo dico da Bergamo dove siamo in emergenza totale - afferma Martina -. Non ci serve una giunta regionale che polemizza. I problemi sono enormi e nessuno ha risposte facili. Bisognerebbe lavorare tutti a testa bassa con poche parole e zero polemiche".
In serata la conferma della indicazione di Bertolaso. L'ex capo della Protezione civile sarà, informa la Regione, "consulente personale" di Fontana e si occupera' della "realizzazione del progetto di un ospedale dedicato ai pazienti covid19 nelle strutture messe a disposizione della Fondazione Fiera di Milano al Portello". Fontana ha "ringraziato Bertolaso per aver accettato l'incarico per i quale ricevera' un compenso simbolico pari ad un euro".
Bertolaso, dal canto suo, commenta: "Come potevo non aderire alla richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita e' stata dedicata ad aiutare chi e' in difficoltà e a servire il mio Paese?
Peraltro se ho aperto l'ospedale Spallanzani vent'anni fa e ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo. Il mio pensiero va ai medici - quelli veri - agli infermieri ed ai tecnici sanitari e ai farmacisti che da settimane danno l'anima rischiando ogni istante per combattere e vincere questa battaglia".
Fondamentale nella scelta sarebbe stata l'intermediazione di Silvio Berlusconi, che, dalla Provenza, ha sentito oggi al telefono Fontana. Una scelta, quella di Bertolaso, definita "eccellente" da Matteo Salvini.
A spiegare il senso dell'indicazione arriva, immediato, il commento del commissario della Lega in Lombardia, Paolo Grimoldi, polemico nei confronti della Protezione civile. "Con Bertolaso facciamo quello che non ha voluto fare qualcun altro. Grazie Regione Lombardia", scrive Grimoldi sui social, subito attaccato dal Pd, che con il senatore Franco Mirabelli, critica Grimoldi: "Quando si arriva a questi commenti si dimostra solo di non essere all'altezza del proprio Paese e dei cittadini che stanno vivendo una drammatica emergenza. Quando si e' capaci solo di insultare e fare propaganda, mentre altri si assumono la responsabilita' di affrontare i problemi".
Un plauso a Palazzo Lombardia per la nomina di Bertolaso arriva invece da Italia viva, dopo che Matteo Renzi lo aveva proposto come super commissario nazionale per l'emergenza. "La Regione Lombardia, epicentro dell'emergenza coronavirus, prende Guido Bertolaso come super consulente - commenta il deputato di Iv, Michele Anzaldi -. Una scelta ottima per i lombardi, un'occasione persa per il resto del Paese. Il governo e il presidente del Consiglio Conte non hanno avuto coraggio".