Terapia intensiva oramai al collasso, chiese trasformate in cimiteri con le bare messe in fila in attesa di essere tumulate e una provincia divenuta epicentro della diffusione del coronavirus in Lombardia. Bergamo e la bergamasca da giorni è in trincea a combattere un nemico invisibile ma insidioso.
Al centro del dramma c'è Nembro, 11.500 abitanti della Bassa Valle Seriana, dove l'incidenza dei positivi è di 11,97 contagiati ogni mille abitanti. Non va meglio ad Alzano Lombardo, 13.600 residenti, dove ci sono 6,37 malati ogni mille abitanti. E proprio tra questi due comuni doveva nascere la nuova zona rossa sul modello di quella di Codogno e Lodi.
Ma nelle ultime ore la preoccupazione maggiore è tutta intorno alla capacità di reggere che avrà l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a rischio collasso. Nel capoluogo ci sono 2,31 positivi ogni mille abitanti ma le proiezioni, se la pandemia non frenerà, parlano di un aumento esponenziale.
In questo senso la Giunta di Bergamo riunita via Skype con il sindaco Giorgio Gori unico presente in municipio, ha varato una serie di interventi di emergenza in materia di tributi e tariffe comunali.
"Si tratta di una prima risposta concreta ai problemi della cittadinanza - ha spiegato il sindaco Gori -. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane lavoreremo per cercare di dare ulteriori risposte concrete ai nostri concittadini".
Intanto sono stati individuati due hotel bergamaschi, lo Starhotels Cristallo Palace di Bergamo e La Muratella di Cologno al Serio: qui l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo per l’emergenza coronavirus trasferità i pazienti dimessi per concludere la quarantena. Una emergenza testimoniata dalla crescita dei casi a Bergamo dove giovedì sono stati contati 2.136 contagi e 191 morti.
Tra i contagiati bergamaschi anche 50 medici, tra cui si conta pure un deceduto, mentre le camere mortuarie degli ospedali della città ormai sono sature tanto che fino a ieri una quarantina di bare sono state "parcheggiate" in attesa della cremazione nella chiesa di Ognissanti. Bergamo rimane in trincea, sperando che la corsa del virus rallenti.