Il caldo potrebbe aiutare a rallentare la diffusione del coronavirus: per questo "dobbiamo tenere duro e non mollare, e alla fine possiamo vincere". Lo sottolinea il virologo Roberto Burioni in un video postato sul suo sito Medical Facts.
"Non tutti i virus si trasmettono allo stesso modo - spiega Burioni - l'influenza si trasmette nel nostro emisfero nei mesi di gennaio febbraio e marzo poi va via, poi torna l'anno dopo. Perché? Non lo sappiamo con precisione. Lo stesso nome 'influenza' è perché gli antichi pensavano dipendesse dall'influenza degli astri.
Però possiamo sperare che anche il coronavirus si trasmetta molto di meno. Potrebbe, perché passa attraverso piccole goccioline di saliva, che quando è più caldo possono durare di meno evaporando e questo può favorirci. Non è detto, ma possiamo sperare che avvenga, avremmo un aiuto inaspettato nel controllare l'epidemia, come una pioggia violenta su una foresta che brucia. Oggi però dobbiamo rallentare epidemia, avendo meno casi possibile all'arrivo del bel tempo.
La possibilità di rallentare il virus dipende in grandissima parte dai nostri comportamenti individuali, ridurre al minimo i contatti personali. So che è un sacrificio grande che viene chiesto, sia a livello individuale che economico, ma dobbiamo tenere duro perché queste settimane sono decisive. Se riuscissimo a rallentare l'epidemia poi potrebbe arrivare l'aiuto insperato della primavera e dell'estate, e ci rifaremo".