Pelli di lupo siberiano, di leopardo, di ocelot e di gatto selvatico di geoffroy. Sono alcune delle 40 pellicce di esemplari particolarmente protetti a livello internazionale scoperte dai carabinieri forestali in una pellicceria del centro di Firenze.
La normativa infatti – spiegano i militari della sezione Cites (specialisti sulla Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione) vieta l’acquisto, l’offerta di acquisto, l’acquisizione in qualunque forma a fini commerciali, l’esposizione in pubblico per fini commerciali, l’uso a scopo di lucro e l’alienazione, nonché la detenzione, l’offerta o il trasporto di esemplari delle specie maggiormente minacciate di estinzione, il cui commercio è dunque regolato in modo molto restrittivo.
Si tratta di un accordo internazionale stipulato nel 1975 per regolamentare il commercio internazionale di numerose specie selvatiche di piante e di animali la cui esistenza è messa a rischio dall’indiscriminato prelievo in natura per fini commerciali. Questa convenzione ha lo scopo quindi di proteggere la natura contro lo sfruttamento eccessivo, controllando e regolando il commercio delle specie viventi, e di proibire il commercio di quelle a maggior pericolo di estinzione.
Visto che le pelli rinvenute all’interno del negozio erano state acquistate e in parte rivendute, senza la prescritta certificazione Cites, che ne legittima la detenzione, i Carabinieri forestali hanno denunciato all’autorità giudiziaria quattro persone della pellicceria e sequestrato il materiale.
Si tratta di pelli pregiate del valore stimato di decine di migliaia di euro, che interessano esclusivamente il mercato del lusso. L’operazione era un’attività di controllo subdelegata dalla Procura della Repubblica di Modena.