"È un po' presto per parlare di un rallentamento" delle infezioni da coronavirus, "ma si può dire che non c'è una crescita che in situazione incontrollata sarebbe stata più rapida". Questo il quadro tracciato all'AGI dal virologo Fabrizio Pregliasco, dopo il rallentamento di contagi che si è verificato nella giornata di ieri rispetto a domenica. Comunque, aggiunge Pregliasco, "per capire quali siano stati gli effetti delle misure adottate ci vorranno due settimane. Ci sono segnali positivi di una crescitadei contafi con una velocità inferiore. I casi che evidenziamo adesso hanno avuto un inizio all'incirca 10 giorni fa". Per la "mitigazione" della diffusione del coronavirus servirebbe mantenere le misure restrittive "almeno 3-4 settimane, come hanno fatto in Cina", aggiunge l'esperto. "È chiaro che in questo caso potrebbero essere rimodulate le misure, prevedendo aperture parziali".