L’orso M49 è uscito dal letargo nonostante le basse temperature e qualche fiocco di neve. Le impronte dell’orso bruno di tre anni e mezzo dal peso di circa 140 chilogrammi più ricercato d’Italia, sono state viste nella zona di Arodol nella zona di Castello Molina di Fiemme in Trentino. L’orso M49, ribattezzato ‘Papillon’ dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, non è stato visto ma le sue impronte e le tracce lasciate sono state notate nella zona dell’azienda agricola di Luigi Bonelli dove ha danneggiato un’arnia.
Successivamente il plantigrado è stato messo in fuga da tre cani. L’orso, considerato esemplare problematico, era stato catturato dai forestali trentini la sera di domenica 14 luglio dello scorso anno in Val Rendena e rinchiuso nell’area faunistica dedicata del Casteller a Trento Sud. Dopo essere stato rinchiuso attorno all’interno del recinto e tolto il radiocollare che consentiva il monitoraggio dei suoi spostamenti, M49 è fuggito scavalcando la recinzione elettrificata con cavi a 7.000 volt. Dopo essere rimasto per alcune settimane sulla Marzola, la montagna sopra Trento, e lo sconfinamento in Alto Adige dove è stato visto da pochi metri da un escursionista, M49-Papillon è entrato in letargo che gli esperti hanno individuato nel gruppo dei Lagorai. Questa notte il primo ‘raid’ del 2020.