Il tribunale del Riesame di Roma si è riservato di decidere sul ricorso presentato dalla procura generale della corte d’appello contro la scarcerazione di Salvatore Buzzi, messo ai domiciliari lo scorso dicembre. L’ex ‘ras’ delle cooperative, i cui termini cautelari scadranno il 2 aprile, era stato scarcerato dopo 5 anni di detenzione in seguito all’istanza presentata dai suoi legali, Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, alla luce della sentenza della Cassazione sul processo al 'Mondo di Mezzo', che ha fatto cadere l'accusa di mafia. A presiedere il collegio del Riesame è il giudice Bruno Azzolini, dopo che è stata respinta la richiesta di ricusazione presentata dai difensori di Buzzi. Secondo la procura generale, Buzzi, in attesa di un nuovo processo per la rideterminazione della pena dopo una condanna per mafia in secondo grado a 18 anni e 4 mesi, deve tornare in carcere perché sussistono le esigenze cautelari in quanto ancora "socialmente pericoloso" e potrebbe "reiterare i reati di corruzione con la nuova classe dirigente".