È il 31 dicembre del 2019 quando la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) segnala all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) alcuni casi di polmonite a Wuhan, città della provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi di Huanan Seafood. Crescono i timori per questo misterioso virus cinese. Ogni giorno aumenta il numero dei casi, anche perché l'epidemia diffonde da Wuhan ad altre grandi città. La malattia viene rilevata anche a Pechino, Shanghai e Shenzhen ma si segnalano casi anche in Giappone, Thailandia e Corea del Sud.
21 GENNAIO - "Siamo in contatto costante con le principali istituzioni internazionali, in modo particolare l'Oms e l'Ecdc, la situazione al momento è sotto controllo". Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza.
25 GENNAIO - Il virologo Roberto Burioni invita alla calma: "Capisco la paura, ma in Italia questo coronavirus, grazie al cielo, non è ancora arrivato. Quindi, non c'è motivo di evitare ristoranti cinesi, quartieri cinesi e i cinesi stessi. L'unica cosa da fare è non andare in Cina".
26 GENNAIO - I festeggiamenti a Roma per il Capodanno Cinese, in programma il 2 febbraio a piazza San Giovanni, vengono rinviati.
26 GENNAIO - Il Ministero della Salute fa sapere che sono "tutti negativi i casi segnalati". Ma le autorità sanitarie restano in allerta e si rinforzano i controlli con un aumento del personale medico negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa.
27 GENNAIO - Il ministero della Salute pubblica sul suo portale una serie di FAQ per aiutare a fare luce sull'infezione. E Speranza ripete: "non ci sono ragioni di allarmismo".
28 GENNAIO - Nel corso della riunione della task-force coronavirus del ministero della Salute si decide di convogliare i voli privati da Cina solo a Fiumicino e Malpensa. La ministra dell'Interno dice che non c'è "alcun segnale di diffusione in Italia". Ad oggi tutti i casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati negativi ai test per il coronavirus 2019-nCoV.
29 GENNAIO - Per Speranza "la situazione è molto seria ma no allarmismi". Il viceministro Sileri annuncia il rimpatrio degli italiani da Wuhan entro 48/72 ore poi quarantena di 15 giorni.
30 GENNAIO - "Ci aspettiamo casi anche in Italia". Così Gianni Rezza direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. Speranza, alla Camera e al Senato, riferisce i dati del contagio in Cina: "I casi accertati sono 7.711, oltre 9239 quelli sospetti e 170 i decessi".
31 GENNAIO - Ordinanza del ministro Speranza di chiusura dei voli tra Italia e Cina. Allo Spallanzani di Roma vengono ricoverati due turisti cinesi. Contagiati, appaiono in buone condizioni generali. Si tratta di marito e moglie, di 66 e 67 anni, originari della provincia di Wuhan: sono arrivati a Milano Malpensa il 23 gennaio quando i controlli sanitari sono scattati solo tre giorni dopo. Hanno soggiornato in Toscana un paio di giorni. A Fiumicino arrivano gli ultimi 5 voli già previsti dalla Cina.
1 FEBBRAIO - L'Italia, unico Paese nel Vecchio Continente, adotta una misura drastica come la sospensione dei visti per i cittadini cinesi.
2 FEBBRAIO - Speranza annuncia che allo Spallanzani è stato isolato il coronavirus.
3 FEBBRAIO - Cinquantasei italiani, partiti da Wuhan, atterrano a Pratica Mare e vengono trasferiti alla Cecchignola per uno screening sanitario.
4 FEBBRAIO - Segnali preoccupanti per la coppia di turisti cinesi, gli unici due casi in Italia di contagio al momento. Marito e moglie "nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria".
5 FEBBRAIO - Stazionari i coniugi cinesi allo Spallanzani.
6 FEBBRAIO - Uno dei 56 pazienzi alla Cecchignola è risultato positivo al test e viene portato allo Spallanzani: è il ricercatore 29enne originario di Luzzara, in provincia di Reggio-Emilia, si trovava a Wuhan, per una breve vacanza con la fidanzata cinese in occasione del capodanno e assieme sarebbero poi dovuti ripartire per la Thailandia.
7 FEBBRAIO - Speranza ribadisce la chiusura dei voli tra Italia e Cina. Trentatrè pazienti su 44 vengono dimessi dallo Spallanzani. Undici pazienti ancora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola, definito in buone condizioni), 5 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. La quarantena alla Cecchignola intanto riparte dopo il caso di positività di ieri.
8 FEBBRAIO - Situazione sotto controllo secondo Sileri: "Il virus in Italia non sta circolando e finché non ci sono casi secondari, cioè di trasmissione avvenuta sul nostro territorio". Ma, intanto, una seconda persona, una donna, ha lasciato la Cecchignola a scopo precauzionale per un ricovero allo Spallanzani.
9 FEBBRAIO - Per lo Spallanzani, sono "negativi i test su casi sospetti, compreso quello per la donna italiana". Negativo il test anche per due bambini sempre provenienti dalla Cecchignola.
10 FEBBRAIO - Per la Croce Rossa, l'epidemia può accelerare: "Abbiamo segnali che fanno pensare a una sua possibile accelerazione, che farebbe crescere il rischio di pandemia fuori dai confini cinesi ed è necessario che i governi, anche in Europa, non si facciano trovare impreparati".
11 FEBBRAIO - "Allo stato non ci sono elementi tali da poter giustificare una limitazione della libertà di circolazione delle persone all'interno dell'area Schengen". Cosi' il ministro Speranza. Sta bene l'italiano della Cecchignola.
12 FEBBRAIO - Il virus che causa l'epidemia, chiamato provvisoriamente nuovo coronavirus, ha un nome. Da oggi ufficialmente si chiama SARS-CoV-2. Lo ha stabilito il comitato internazionale che dà il nome ai virus (Ictv), sottolineando che si tratta di un coronavirus "parente" della Sars. Proprio ieri l'Oms aveva invece ribattezzato la sindrome causata dal virus, denominata Covid-19.
17 FEBBRAIO - Speranza insiste, stop voli finché epidemia non sarà vinta.
19 FEBBRAIO - Quattordici giorni di quarantena per gli italiani a bordo della nave Diamond Princess, in quarantena dal 3 febbraio nel porto giapponese di Yokohama con circa 3.700 persone a bordo, 2.666 passeggeri e 1.045 membri di equipaggio. è quanto deciso nella riunione della task force sul Covid-19, alla presenza del ministro della Salute.
20 FEBBRAIO - Sono una ventina gli italiani che il volo dell'Aeronautica militare, già in Giappone, riporterà a casa nei prossimi giorni dopo i lunghi giorni a bordo della Diamond Princess. Quarantena finita per i 55 italiani alla Cecchignola, possono tornare a casa. Rientra a casa anche il modenese.
21 FEBBRAIO - L'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera fa sapere che un 38enne italiano, mai stato in Cina, è risultato positivo al test ed è ricoverato all'ospedale di Codogno, in provincia di Milano. Per Walter Ricciardi, professore di igiene e sanità pubblica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, "non è una buona notizia, è il primo caso di contagio secondario generato nel nostro Paese". E anche Sileri ammette che la situazione è cambiata rispetto a ieri: "Ieri sapevamo che il virus non circolava in Italia, oggi abbiamo il caso di un italiano contagiato in Italia, perché lui non ha effettuato viaggi in Cina, quindi è un secondo contagio". Alle 3 del pomeriggio Codogno chiude i battenti, come da ordinanza del sindaco. Si cercano di ricostruire gli ultimi giorni del 38enne, manager all'Unilever: una gara podistica a Sant'Angelo Lodigiano, il corso alla Croce Rossa, la partita di calcetto, la partecipazione al carnevale coi carri allegorici. In Toscana, intanto, è scontro politico con Fi che denuncia il governatore Enrico Rossi sulle misure, ritenute insufficienti, adottate dalla Regione per il controllo dei circa 2.500 cittadini cinesi di ritorno in Toscana dopo le vacanza del Capodanno trascorse in patria.
21 FEBBRAIO - Primi decessi in Italia. Un anziano in Veneto (ricoverato assieme alla moglie) e una donna nella sua abitazione a Casalpusterlengo, mamma di un amico del 38enne di Codogno. Sale a 19 (di cui 14 in Lombardia) il numero delle persone contagiate in Italia, che diventa il Paese con piu' casi in Europa. Sono circa 50mila le persone che vivono nell'area di contenimento del virus predisposta dall'ordinanza del ministero della Salute e della Regione. Agli abitanti dell'area Speranza chiede la "permanenza domiciliare", mentre saranno in isolamento obbligatorio tutti coloro che hanno avuto contatti diretti con i 14 contagiati. Dieci i comuni interessati: fra i piu' popolosi Codogno con 15907 abitanti, e Casalpusterlengo con 15293, ci sono poi Castiglione d'Adda (4646), Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Somaglia e San Fiorano; il comune piu' piccolo è Terranova dei Passerini, con circa 900 abitanti.
22 FEBBRAIO - Lo Spallanzani rende noto che "sono stati valutati, ad oggi, 77 pazienti, di cui 63 che, risultati negativi al test, sono stati dimessi". Monitorate le condizioni di 14 pazienti: tre sono i casi confermati di COVID - 19 (la coppia cinese ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola che verrà dimesso oggi), nove sono i casi sottoposti al test che risulta tutt'ora in corso. Due sono i casi che rimangono ricoverati per altri motivi". Il leader della Lega Matteo Salvini attacca Rossi: "Abbiamo un governatore in Toscana che diceva che chi voleva i controlli è un fascioleghista, i medici che chiedevano i controlli, secondo questo poveretto, sono fascioleghisti". Il resto è cronaca di oggi.