Il Consiglio di Stato ha confermato la scorta al 'Capitano Ultimo'. Il giudice ha ritenuto prevalenti le esigenze di tutela nei confronti del colonnello Sergio De Caprio ed ha indicato "la necessità di effettuare un'istruttoria piu' approfondita". Lo ha detto all'AGI l'avvocato Antonino Galletti, legale di 'Ultimo', commentando la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato dall'amministrativista. "Il giudice - ha detto ancora - ha dimostrato una particolare sensibilità per tutelare chi con il proprio sacrificio si è battuto per lo Stato".
Con l'ordinanza di ieri, la terza sezione di Palazzo Spada, ricordando il decreto già emesso in gennaio in cui si sottolineava che "il livello di protezione deve essere garantito quando 'non possa escludersi il compimento di azioni criminose nei confronti della persona da tutelare', e ricordando che ancora sono in corso indagini e accertamenti tecnici in relazione all'ultimo episodio di minacce ai danni di Di Caprio, afferma che "risulta prevalente l'interesse dell'appellante al mantenimento della misura di protezione in pendenza degli accertamenti sulla vicenda e fino all'adozione delle conseguenti determinazioni da parte dell'organismo competente al quale spetta, al completamento dell'istruttoria, assumere le conseguenti valutazioni".
Per questo l'istanza cautelare presentata dal legale di Ultimo è stata accolta dal Consiglio di Stato, che ha disposto "nelle more dell'espletamento della rinnovata istruttoria, la conservazione del dispositivo di protezione" e la trasmissione degli atti al Tar per la "sollecita fissazione dell'udienza di merito".
Poco dopo è arrivato anche il commento del colonnello De Caprio: "Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, sono contento che i giudici del Consiglio di Stato hanno apprezzato le ragioni del nostro appello imponendo all'amministrazione gli approfondimenti, così come noi abbiamo sempre sostenuto".