Viveva nella sporcizia, non veniva accudito, lavato, curato e neppure nutrito. Sarebbe morto così, senza alcuna violenza fisica, ma abbandonato a se stesso dalla badante che avrebbe dovuto prendersi cura di lui e che, come ultimo atto, lo ha scaricato in un parcheggio come un rifiuto di cui disfarsi.
È la ricostruzione che gli inquirenti hanno compiuto degli ultimi mesi di vita di Mario Rocco Castellano, 84enne di Grottaminarda, il cui corpo è stato trovato sabato sera avvolto in una coperta, lasciato in un'area parcheggio di via Pacevecchia, a pochi passi dall'ingresso dell'ospedale Rummo di Benevento.
In carcere si trova la sua badante convivente, una 64enne di Gioi, in provincia di Salerno, accusata ora di abbandono di persona incapace a seguito di morte e di occultamento di cadavere. La donna soffrirebbe di disturbi mentali e non da oggi, perché in passato, a Torino, dove lavorava sempre come badante, sequestrò il figlio del suo datore di lavoro per alcune ore, asserendo di non essere stata pagata.
Agli inquirenti, nel lungo interrogatorio seguito all'arresto avvenuto nella tarda serata di ieri, ha riferito di aver abbandonato l'84enne perché era stato proprio quest'ultimo a chiedere di essere lasciato da qualche parte, lontano dai suoi figli.
Una versione che per il pm della procura di Benevento, Marilia Capitano, non staca in piedi. Ed è bastato un sopralluogo nell'abitazione di Grottaminarda per comprendere che la verità potrebbe essere tutt'altra. La casa era in pessime condizioni igieniche e anche alcuni vicini hanno testimoniato sui modo di lavorare della 64enne. Sulle cause della morte tuttavia sarà il medico legale Lamberto Pianese a dare una spiegazione.