Non c'è stata alcuna sassaiola a Frosinone contro studenti dell'Accademia delle belle arti. E il professore che aveva dato la notizia nel corso di una conferenza stampa, è stato denunciato per procurato allarme. La Digos si era mossa già nella serata di lunedì per indagare sulla veridicità dei fatti denunciati dal docente.
Al termine delle verifiche, è stato accertato appunto che la notizia era assolutamente infondata. Il professore non aveva, in realtà, conoscenza diretta dei fatti ma aveva riferito informazioni raccolte da un'altra professoressa, la quale, a sua volta, l'aveva appresa attraverso un passa parola partito da una chat di studenti cinesi in Italia.
A causa di un errato utilizzo del traduttore Google, il contenuto di tali conversazioni sul web, in cui si parlava genericamente di episodi di intolleranza verso cittadini cinesi che sarebbero avvenuti in questi giorni a Roma in seguito alla diffusione del coronavirus, si sarebbe trasformato in una vera e propria sassaiola contro gli studenti cinesi dell'Assemblea delle belle arti di Frosinone.
"La notizia circolata e pubblicata in queste ore, relativa ad una fantomatica sassaiola di cui sarebbero stati vittime alcuni studenti cinesi dell'Accademia di Belle Arti oltre ad essere assolutamente falsa, risulta il frutto della bassezza di livello cui alcuni insegnanti, fortunatamente una esigua minoranza, giungono oggi, nella ricerca di pubblicità gratuita, anziché dedicarsi alla didattica e agli insegnamenti etici" afferma il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, in una nota stampa diramata in serata. "Per non parlare, poi, della opportunità di calare un velo di pietà verso quei politici che, oggi, anziché amministrare con scrupolo e sacrificio il Paese, occupandosi di problemi concreti, preferiscono trascorrere ore intere a rincorrere fake e post inventati di sana pianta, al solo scopo di collezionare quei "mi piace" che durano come la metafora della Cortellesi del 'gatto in tangenziale'", ha aggiunto ancora il sindaco. "Speriamo almeno che i tristi interpreti di questa pagliacciata, a tutti i livelli, sappiano chiedere scusa nei prossimi giorni agli studenti dell'Accademia, italiani, asiatici e, soprattutto, cinesi, oltre che alla gente che vive nella nostra citta', di cultura internazionale, per aver cavalcato una menzogna in cambio di polvere di vanagloria".