Il passo indietro non sarà la Rai a farlo: Junior Cally resterà tra i 24 Campioni in gara al Festival di Sanremo, sarà presente all'Ariston il 4 febbraio. Il regolamento della rassegna non prevede infatti l'esclusione in corsa di un artista, salvo fatti di strettissima attualità, ovvero prossimi all'evento e tali da rendere obbligatoria una decisione radicale. È quanto si fa notare all'AGI in ambienti Rai all'indomani delle forti polemiche relative alla partecipazione del rapper romano, su cui sono piovute aspre critiche per un testo che risale a qualche anno fa e di colpo tornato d'attualità.
E critiche sono piovute anche sull'azienda di viale Mazzini e sulla direzione artistica del Festival per la scelta operata; dal mondo della politica, specie da destra, sono venute sollecitazioni al servizio pubblico perché revochi la sua decisione. Ma così come è fatto, il regolamento non assicura margini di manovra in tal senso. E quindi se non sarà lo stesso rapper a fare il passo indietro, e vista la precisazione di ieri del suo ufficio stampa sull'intera vicenda a quanto pare non ci sono proprio le premesse perché questo avvenga, i 24 artisti in gara saranno dal 4 febbraio gli stessi annunciati da Amadeus il 31 dicembre scorso.
Più in generale però questa fase pre-Festival sta vivendo momenti di fibrillazione. A quanto si sa è già da qualche mese che alla rete ammiraglia Rai il capitolo Sanremo denunciava qualche crepa, con l'allora direttrice Teresa De Santis impegnata nel cercare di tenere le fila dell'intera organizzazione di quello che è l'evento per eccellenza in casa Rai, quello che getta le basi per acquisire quelle risorse finanziarie attraverso la raccolta pubblicitaria che poi servono per programmare altri appuntamenti televisivi.
Intorno alla metà di novembre De Santis, che già vedeva sfuggirsi di mano il Festival mentre percepiva la sua delegittimazione e veniva a sapere di riunioni che a sua insaputa avvenivano da altre parti, avrebbe sollecitato spiegazioni e convocato quanti lavoravano alla preparazione del Festival. Riunione tenuta però un mese dopo. Un altro momento critico ha riguardato la partecipazione, come ospite, della giornalista Rula Jebreal: sembrava una decisione presa avanti nel tempo, e invece pare che già a inizio autunno Amadeus ne avesse parlato direttamente con l'amministratore delegato Rai, Salini. Nel frattempo correvano le voci di imminente cambio dei direttori di rete, tra cui la stessa De Santis data come prossima ad essere avvicendata dall'allora direttore di Rai3 Stefano Coletta.
Ciò non ha impedito alla direttrice di Rai1 di chiedere una relazione completa su quello che si pensava di fare a Sanremo per la 70^ edizione del Festival, anniversario a cui viale Mazzini tiene molto e su cui punta molto cercando di avere un parterre di ospiti o di personaggi televisivi di tutto rilievo. E infatti Fiorello è l'asso nella manica: ci sarà tutte le sere. Come pure Tiziano Ferro ogni serata. Due scelte in grado di 'catturare' larghe fette di pubblico televisivo a casa.
Poi Roberto Benigni è l'altro colpo annunciato. A quel punto l'unico dubbio rimaneva la scelta dei 24 artisti in gara nella sezione Campioni. Tutti aspettavano la serata del 6 gennaio per conoscerne i nomi nel corso dello speciale 'I Soliti Ignoti' programmato per la Befana e la Lotteria Italia, e invece Amadeus ha 'bruciato' tutti annunciando i nomi in un'intervista a un quotidiano il 31 dicembre. E si arriva ai primissimi giorni di gennaio, appena dopo Capodanno, quando De Santis ha incontrato il direttore artistico e conduttore del Festival per fare il punto, quindi ha preso contatto con l'ad Salini. Ma ormai le strade si sono divise, a Rai1 è arrivato Coletta, l'annuncio il giorno prima della conferenza stampa di presentazione ufficiale del Festival. Dove De Santis ovviamente non c'è stata. è il giorno della gaffe di Amadeus relativa al 'passo indietro' di una donna (Francesca Sofia Novello) rispetto a un fidanzato (Valentino Rossi) e nel fermarsi a definire 'bellissime' le donne che affiancheranno il conduttore sul palcoscenico dell'Ariston.
In seguito, Amadeus, conduttore sempre garbato e al timone di programmi che fanno sempre ottimi ascolti, basti pensare che con 'Soliti ignoti' domina la fascia che precede il prime time, ha spiegato che per evitare di fare distinguo ed eventuali torti a qualcuna, con quell'aggettivo intendeva in qualche modo accomunare tutte le sue ospiti. Una spiegazione che però ha finito con alimentare il fuoco delle polemiche. E ora il caso Junior Cally, che prende le mosse però da un aspetto del passato del rapper.