È salito a 600 il numero degli sfollati dalla zona rossa di Barberino del Mugello, il cui perimetro è stato ampliato dopo i controlli dei vigili del fuoco sugli edifici danneggiati. Stamane gli interventi effettuati nei territori colpiti dal terremoto nelle province di Firenze e Prato sono stati 170, mentre quelli in attesa sono circa 550. Sul posto sono al lavoro 30 mezzi e 86 unità dei vigili del fuoco, impegnati in controlli nei Comuni di Barberino di Mugello, Vicchio, Palazzuolo, Rufina, Marradi, Scarperia e S.Piero, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Vaiano, Vernio e Cantagallo.
Intanto, nella zona rossa di Barberino, con il numero delle case rese off limits dai controlli, cresce la necessità di posti letto, rispetto agli oltre 500 potenziali organizzati la notte scorsa. Al lavoro tutte le istituzioni per organizzare spazi adeguati. "In Mugello la scelta di avere la Protezione civile a livello intercomunale, con tutti gli otto Comuni, è stata fatta anni fa e oggi ne vediamo gli effetti positivi, perché non sono i singoli comuni che devono organizzare i servizi, ma tutto è a livello mugellano, e questo ci permette una serie di rapporti, anche con le associazioni del volontariato, per dare vere risposte ai cittadini", ha commentato il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni. "Prova ne è stata che l'altra notte nei centri di recupero, che sono stati presi d'assalto, tutto ha funzionato molto bene".
"Sono 640 le persone che hanno avuto problemi di alloggio a Barberino per gli effetti del terremoto. In virtù, dei controlli eseguiti dai Vigili del fuoco, la zona rossa è stata infatti allargata. Gran parte di loro potrà rientrare nelle abitazioni, ma fra le 300 e le 400 dovranno ancora essere ospitate nelle strutture allestite". Lo riferisce, in una nota Massimo Fratini, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Protezione civile.
"A Barberino - ha aggiunto Fratini - la notte scorsa sono stati messi a disposizione 500 posti letto". Le persone ospitate sono state 418 e a loro sono stati garantiti anche i pasti. Per trovare una sistemazione a chi è fuori casa vengono coinvolte anche le strutture ricettive. "È stata approntata dalla Protezione civile metropolitana una scheda di valutazione da consegnare alle struttutre perché possano dare tutte le coordinate di ciò che mettono a disposizione. In caso di utilizzo la spesa sarà sostenuta dal servizio di Protezione civile nazionale".