Per gli studenti universitari il periodo che va dalla fine d’agosto agli inizi di settembre coincide con l’immatricolazione, con la sessione d’esami e con la ricerca disperata di un posto letto. Ma quest’anno i fuorisede dovranno mettere in conto di spendere più del 2018 che aveva già segnato un aumento del prezzo delle stanze.
Secondo un’analisi di Immobiliare.it i prezzi delle camere sono in aumento in tutti i principali centri, con l’unica eccezione di Bari che segna il -2% per una singola. Mentre il record degli aumenti spetta a Bologna, dove per una singola la cifra richiesta è aumentata del 12% in un anno. Ma eccoli uno per uno.
Quanto costa una singola
Milano si conferma la città più cara in cui vivere da fuori sede. Per una camera nel capoluogo meneghino si chiedono mediamente 573 euro, prezzo aumentato del 6% rispetto al 2018 a fronte di una domanda che continua a crescere (+5% su base annua). Il secondo posto è ormai un parimerito: dopo il boom dei prezzi dell’ultimo anno, Bologna ha praticamente raggiunto i costi di Roma (+5% rispetto al 2018). Nelle due città, per affittare una singola, si spendono rispettivamente 447 e 448 euro al mese. Sopra la soglia dei 400 euro si trova anche Firenze, dove si chiedono in media 433 euro (+10% rispetto al 2018).Con aumenti che oscillano fra il 2% e l’8%, si aggirano sui 300 euro le cifre richieste nelle altre città: si passa dai 353 euro di Torino ai 326 di Napoli, fino ai 306 euro al mese di Pavia e ai 308 euro di Pisa.
Il Sud è meno richiesto
L’andamento della domanda rivela che il Sud è sempre meno ambito dai fuori sede, tanto che Bari e Palermo sono le uniche due città delle 14 prese in considerazione a registrare un calo delle ricerche. Nei due centri per affittare una singola si spendono in media, rispettivamente, 255 euro e 233 euro. La più economica resta però Catania, con una media di 211 euro.
Le stanze doppie meno richieste
Nonostante offrano ottime occasioni di risparmio, sono sempre meno gli studenti e i lavoratori fuori sede disposti a condividere una stanza con un’altra persona. La domanda di posti in doppia è infatti in calo ovunque, a eccezione di Bologna, dove invece è cresciuta del 9% a causa degli importanti aumenti dei costi. I prezzi più alti sono quelli di Milano, dove affittare un posto in doppia costa mediamente 372 euro al mese. A seguire si trova Roma con 311 euro. In tutte le altre città i costi si mantengono al di sotto dei 300 euro, con la spesa minima chiesta a Palermo, dove bastano 136 euro al mese. Il calo dei prezzi è particolarmente evidente a Palermo (-15%) e a Napoli (-10%).
Studenti e lavoratori fuori sede, cosa preferiscono gli affittuari
“La crescita dei costi delle stanze in affitto non si arresta ormai da diversi anni – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Il mercato si è ampliato con nuovi soggetti: alla classica locazione alle famiglie si sono aggiunte la coabitazione fra studenti, allargata poi ai lavoratori fuori sede, e più recentemente la formula degli affitti brevi, in particolar modo nelle città d’arte. Una domanda così ampia e diversificata ha portato l’offerta immobiliare a ridursi e, di conseguenza, continua a trascinare i costi verso l’alto”. Il target degli studenti fuori sede - prosegue Giordano - “si conferma un segmento molto appetibile per chi deve affittare un appartamento nelle città che ospitano i principali atenei. A dimostrarlo sono le preferenze espresse da chi inserisce il proprio annuncio sul nostro portale: il 27% dei proprietari di casa indica infatti di prediligere gli studenti ai lavoratori. Se questi ultimi hanno contribuito a rendere ancora più vivace il mercato delle stanze, la garanzia rappresentata dalle famiglie a sostegno dei giovani universitari rimane ancora la più ricercata da parte di chi affitta”.