Sono almeno sette le persone (secondo indiscrezioni, giovani della provincia di Modena), arrestati nella notte nell'ambito delle indagini sulla strage all'Azzurra Clubbing di Corinaldo, all'esterno del quale sono morti 5 adolescenti e una giovane mamma, travolti dalla folla che cercava di uscire dal locale all'interno del quale era stato spruzzato uno spray urticante, in attesa del concerto del trapper Sfera Ebbasta (a dicembre 2018). Il particolari del blitz dei carabinieri verranno resi noti questa mattina in procura ad Ancona.
I sette giovani modenesi, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, farebbero parte di una banda dedita ai furti in locali notturni. La pista dei furti è stata seguita dagli investigatori in seguito alla testimonianza di uno dei sopravvissuti alla strage il quale aveva riferito a un buttafuori che qualcuno nella ressa aveva tentato di rubargli la catenina d'oro.
Le accuse della procura di Ancona sono pesanti: sei degli arrestati sono ritenuti responsabili della strage e accusati di omicidio preterintenzionale, lesioni personali, oltre che di rapine e furti con strappo. Sarebbero stati loro - secondo gli inquirenti - a spruzzare lo spray al peperoncino, che poi ha causato il fuggi fuggi verso l'esterno del locale e la calca nella quale sono morte sei persone e circa 120 sono rimaste ferite o contuse. Il settimo arrestato è accusato di ricettazione.
Secondo quanto sta emergendo dopo il blitz dei carabinieri, nella notte dell'8 dicembre dello scorso anno, la 'banda dei modenesi' sarebbe dunque entrata in azione nel locale 'Laterna Azzurra Clubbing' di Corinaldo e approfittando della confusione in un locale affollato oltre la capienza, secondo quanto emerso dagli accertamenti, con l'obiettivo di derubare i presenti degli oggetti di valore.