Tutto il contenuto del cellulare sequestrato a Gianluca Savoini è a disposizione degli investigatori impegnati nell'inchiesta sui presunti fondi russi finiti alla Lega. È quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta dopo che, nei giorni scorsi, era trapelata l'esistenza di un "problema tecnico" che aveva impedito di "leggere una parte dei contenuti" del telefono dell'ex portavoce di Matteo Salvini e presidente dell'associazione Lombardia-Russia, indagato per corruzione internazionale.
Di questo cellulare il difensore di Savoini, l'avvocato Lara Pellegrini, ha chiesto la restituzione depositando un'istanza al tribunale del Riesame dopo i sequestri effettuati dalla Guardia di finanza lo scorso 15 luglio. Dietro al difficile accesso per un "problema tecnico" era stato ipotizzato l'uso di particolari 'protezioni' rispetto a dati e documenti personali.
L'avvocato Lara Pellegrini, che assiste il presidente dell'associazione Lombardia-Russia, ha detto inoltre all'Agi che il file audio pubblicato dal sito Buzzfeed sulla presunta trattativa che avrebbe dovuto portare 65 milioni di dollari nelle casse della Lega non è stato depositato dalla procura di Milano agli atti del Riesame. Oggi l'avvocato Pellegrini si è recata con un suo collaboratore nella cancelleria del Riesame per prendere gli atti depositati dall'accusa in vista dell'udienza che si svolgerà il 5 settembre in cui verrà discussa la posizione del suo assistito, ex stretto collaboratore del vicepremier Matteo Salvini.