"La mobilità, come altri servizi, costituisce un importante elemento di libertà, di pari dignità sociale, strumento che sottrae all’emarginazione territori e popolazioni, con particolare riguardo alle aree interne. È una missione di cui non va mai sottovalutata la finalità di interesse generale. Ogni linea ferroviaria (ed è una sofferenza pensare a quelle non più utilizzate), ci parla di uomini e donne, di luoghi, di comunità, di ciò che è l’Italia". Lo ha scritto Sergio Mattarella in un intervento sul numero del magazine delle Ferrovie dello Stato 'La Freccia', che al capo dello Stato dedica la copertina.
L'intervento di Mattarella è sul 2 giugno e ricalca il larga parte quello pronunciato al Quirinale. Ma nel testo pubblicato dalla Freccia c'è anche un passaggio dedicato alle Ferrovie.
"L’unità, da Nord a Sud e, insieme, l’unità del corpo sociale del Paese, fatta delle attese e delle aspirazioni della gente, dei giovani in particolare. Un’unità che non può essere astratta, lontana, retorica, invocata con l’uso pretestuoso della categoria del nemico e deve, invece, irrobustirsi, saper superare le fragilità esistenti, rafforzando la coesione sociale".
"Le stesse Ferrovie - ha aggiunto il presidente - hanno avuto e hanno un ruolo in tutto questo, nell’unire il Paese. A servizio della sua modernizzazione e del suo sviluppo, della sua connessione con l’Europa".