L'Assemblea Capitolina ha approvato con 24 voti a favore e 5 contrari la delibera per la definizione della Ta.Ri., la tassa sui rifiuti, nel 2019 che produrrà un gettito complessivo di oltre 763 milioni di euro, rispetto ai 771 milioni del 2018. ''Per il 2019 ci sarà una invarianza per le utenze domestiche e una diminuzione del 6,1% per quelle non domestiche, ovvero imprese ed esercizi commerciali'', ha spiegato l'assessore capitolino al Bilancio Gianni Lemmetti illustrando il provvedimento in aula.
La riduzione della tassa dei rifiuti per le utenze non domestiche, spiegano dal Campidoglio, è stata resa possibile dai proventi della lotta all'evasione tariffaria, che ha permesso il recupero di 16,5 milioni di euro. Sono previsti sconti anche per le famiglie numerose con l'introduzione di correttivi al 'parametro numerosità del nucleo familiare' che avrebbe altrimenti portato a variazioni significative del prelievo all'aumentare dei componenti.
Il provvedimento prevede anche uno sconto fino al 20% della parte variabile della Ta.Ri. per le attività commerciali che aderiranno a un progetto sperimentale sulla riduzione dello spreco alimentare: le modalità per usufruire di questa agevolazione saranno indicate in un successivo provvedimento attuativo. Contrarie al provvedimento le opposizioni. ''La scelta politica di questa maggioranza è quella di procedere ad una riduzione della Tari solo per le utenze non domestiche, non ci sarà nessuna riduzione per i cittadini. Siamo contrari perché dopo una situazione emergenziale che i cittadini da 3 anni sono costretti a vivere, la consideriamo una scelta fuori luogo e da irresponsabili. Siamo rimasti sbalorditi nel sapere che in giunta non si è esaminata un'altra possibilità. Perché non si è provveduto a ridurla per tutti i cittadini? È una scelta politica che non condividiamo'', ha spiegato in aula Valeria Baglio del Pd.