Anche Roma diventa “Mediterraneo”, il progetto del collettivo Arte Resistente tocca anche la capitale, piazza dei Mirti per l’esattezza, quartiere Centocelle. Il messaggio è chiaro e apertamente rivolto al ministro dell’Interno Salvini: “Nell'indifferenza muore la nostra umanità. Nella paura annega la nostra solidarietà. Il nostro naufragar c'è dolce in questi mare?“.
L’opera ritrae numerose braccia che emergono dall’asfalto della piazza, braccia che emergono come da un mare per chiedere aiuto. Ma “Mediterraneo” non è un’opera originale e nemmeno unica, trattasi più che altro di un progetto che il collettivo Arte Resistente ha regalato all’Italia e chiunque è libero di poterlo fare proprio nella propria città.
Sulla pagina Facebook del collettivo infatti un video tutorial spiega come realizzare il proprio “Mediterraneo”, un mare che al momento tocca 17 piazze italiane di centri piccoli e grandi sparsi per l’Italia, da quella di Cinisello Balsamo più a Nord a quelle del centro di Sulmona, L’Aquila, Pescara e Teramo, fino a quella più a Sud a Lecce.
Le installazioni spesso poi vengono rimosse, alle volte “brutalmente”, come denuncia il collettivo sempre su Facebook per quanto riguarda, per esempio, quella a L’Aquila, la prima in ordine cronologico. “Mediterraneo”, come scritto tra le note della pagina Facebook, nasce dall’esigenza del collettivo di mandare un messaggio che andasse oltre il semplice slogan, risulta quindi effettivamente un’installazione politica a tutti gli effetti, un modo di dire la propria da parte di quello che all’inizio era solo un collettivo ma che pian piano si sta trasformando in un’intera comunità artistica.