"Profondo dolore per le notizie relative a circa 170 persone che sarebbero morte o disperse nel Mediterraneo a seguito di due differenti naufragi". Lo dice l'Unhcr facendo riferimento a recenti notizie diffuse dalle Ong, secondo le quali circa 53 persone sono morte nel Mare di Alboran, nel Mediterraneo occidentale: "È stato riferito che un sopravvissuto, dopo essere rimasto in balia delle onde per oltre 24 ore, è stato soccorso da un peschereccio di passaggio e sta ricevendo cure mediche in Marocco. Per diversi giorni navi di soccorso marocchine e spagnole hanno effettuato le operazioni di ricerca dell'imbarcazione e dei sopravvissuti, senza risultati".
Morti che si aggiungono alle 117 persone al largo della Libia. "Non si può permettere che la tragedia in corso nel Mediterraneo continui", dice Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. "Non possiamo chiudere gli occhi di fronte all'elevato numero di persone - prosegue - che stanno perdendo la vita alle porte dell'Europa. Nessuno sforzo deve essere risparmiato, o precluso, per salvare le vite di quanti sono in pericolo in mare".