Continua a pendere, ma un pò meno. Per l'esattezza 4 centimetri in meno. La Torre di Pisa, uno dei monumenti più celebri al mondo che proprio a questa "anomalia" deve la sua fama planetaria, sta dunque meglio. A sostenerlo dati alla mano è il gruppo di sorveglianza composto da Salvatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia, che da oltre 17 anni tiene sotto osservazione i movimenti del campanile di piazza dei Miracoli.
Secondo il gruppo di studiosi, in vent'anni la torre campanaria ha recuperato circa 4 centimetri di pendenza e il suo stato di salute è dunque migliore rispetto al recente passato. Da quando è iniziata la cura per contenere i rischi dovuti alla eccessiva pendenza, la Torre di Pisa ha ridotto la propria inclinazione di circa mezzo grado e le oscillazioni adesso variano in media da uno a due millimetri all'anno.
Il Gruppo di sorveglianza - spiega Tgcom24 - si riunisce ogni tre mesi e le attività, sostenute economicamente e amministrativamente dall'Opera della Primaziale Pisana, consistono:
- nell'analisi dei movimenti della Torre,
- nel miglioramento della qualità delle misure effettuate,
- nella gestione e nell'ampliamento del sistema di monitoraggio,
- nella promozione di studi e di ricerche orientate a una maggiore conoscenza del comportamento statico e dinamico del campanile pisano.
La torre e i lavori di consolidamento
La costruzione della Torre iniziò nell’estate del 1173, ma la prima fase dei lavori fu interrotta a metà del terzo piano a causa dei cedimenti nel terreno, costituito per lo più di argilla. Solo nel 1275 i lavori furono ripresi, costruendo altri tre piani nel tentativo di raddrizzare la Torre, incurvandosi dal lato opposto rispetto a quello verso cui pendeva. Il completamento del campanile avvenne poi nel XIV secolo, con l’aggiunta della cella per le campane. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.
Nel corso dei secoli la Torre ha avuto periodi di maggiore e minore pendenza, per lo più dovuti al progressivo assestamento del terreno su cui sono costruite le sue fondamenta. Dagli anni 90 a oggi, nel complesso, la Torre ha ridotto la propria pendenza di 0.5 gradi e lo strapiombo di 50 centimetri. Al contrario, “nel 1990 la pendenza cresceva di 6 arcosecondi l’anno, corrispondenti a un movimento al culmine di 1,5 millimetri ogni 12 mesi”, spiega al Corriere Salvatore Settis membro del Gruppo di sorveglianza della torre.
All’inizio degli anni 90 si temette quindi per la tenuta del monumento. In particolare, nel 1995, a lavori avviati, la Torre iniziò a muoversi fino a che i tecnici riuscirono a bloccarla. Venne quindi realizzato un sistema di contrappesi e micro gallerie realizzate sotto il prato scongiurarono il collasso. Nel 2001 i contrappesi furono tolti, i micro canali riempiti e sostituiti da una serie di sensori in grado di percepire i minimi movimenti.
Non durerà in eterno, perché la "naturale" inclinazione del campanile tornerà ad avere il sopravvento. "Nessuno ha fatto l’errore storico e concettuale di farla raddrizzare - prosegue Settis -. Si è cercato di compensare la pendenza, che va mantenuta evitando ogni rischio di crollo".