Notizia aggiornata alle ore 7,51 del 20 novembre 2018.
La nave Aquarius dell'associazione Medici senza frontiere è stata sequestrata su ordine della magistratura italiana perché avrebbe scaricato nei porti italiani 24 tonnellate di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, in maniera indifferenziata, come se fossero rifiuti urbani. L'accusa riguarda la Ong e due agenti marittimi e ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave, attualmente nel porto di Marsiglia, e di 460 mila euro. L'indagine di Guardia di Finanza e Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, avrebbe accertato uno smaltimento illecito in 44 occasioni per un totale di 24 mila chili di rifiuti.
Sono stati emessi avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 24 indagati. Nell'inchiesta di Catania sono coinvolti due agenti marittimi e personale di Medici senza frontiere, Ong impegnata con la Aquarius e altre navi nei soccorsi dei migranti nel Mediterraneo. Si tratta in particolare di persone appartenete a vario titolo al centro operativo di Msf in Belgio per la "Missione Italia e al centro operativo Msf di Amsterdam. Tra di loro, anche il comandante della nave.
Il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra mobile della questura di Catania hanno svolto lunghe e complesse indagini con servizi tecnici anche su bersagli telematici. Il decreto di sequestro preventivo d'urgenza delle somme di denaro, disposto d'urgenza dalla Procura ed eseguito sui conti correnti di alcuni indagati incluse le due Ong, è stato convalidato dal gip di Catania che ha anche disposto il sequestro preventivo della Aquarius.
I soggetti coinvolti, a vario titolo, risultano aver sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto delittuoso di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence (da marzo 2017 a luglio 2017) e Aquarius (dal gennaio 2017 al maggio 2018) e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta (Siracusa), Pozzallo (Ragusa), Trapani, Messina, Palermo nonché in altri porti italiani.
"Ho fatto bene a bloccare le navi delle Ong, ho fermato non solo il traffico di immigrati ma da quanto emerge anche quello di rifiuti. #portichiusi", ha twittato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo la notizia del sequestro della nave.