"Voglio essere sincero, a me non risulta questa cosa. Farò le dovute verifiche ma non mi risulta nulla di simile". Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti commentando a margine di una conferenza stampa organizzata a Venezia la notizia secondo la quale nel corso del Consiglio dei ministri di ieri sera sarebbe stato abolito il numero chiuso per la facoltà di Medicina, risulta sorpreso, spiazzato. Il comunicato del Consiglio dei ministri diffuso ieri sera al termine della riunione era stato scritto: "Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi".
Una notizia che ha colto di sorpresa il ministro della Scuola e dell'Università e non solo lui. "Ci aspettavamo un intervento importante del governo nel campo della formazione dei medici, ma l'abolizione del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di Medicina, senza un congruo aumento delle borse di specializzazione rischia di essere un boomerang", ha detto il presidente Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) Pierluigi Marini. "I giovani laureati in medicina che non entreranno nelle scuole di specializzazione si troveranno in una sorta di imbuto: non potranno accedere ai concorsi pubblici e dovranno per forza di cose cercare lavoro all'estero. Se non si aumentano le borse di specializzazione assisteremo ad una nuova fuga di cervelli all'estero".
Reazioni di sorpresa
Sì all'abolizione del numero chiuso a Medicina purché non sia soltanto uno slogan. L'Unione degli Universitari (Udu) commenta così la notizia. Dichiara Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari: "Il governo continua a parlare per slogan e a fare una continua campagna elettorale anche sulle manovre della legge di bilancio. Si parla di eliminazione del numero chiuso a Medicina: bene l'intenzione, sosteniamo da anni che l'attuale sistema di accesso vada superato. Ma non si dice in quale modo, non si fa un minimo accenno alla copertura economica e agli investimenti che si devono fare per attuare una simile manovra da subito. Così facendo si rischia solo di mandare in tilt le Università, che senza ulteriori finanziamenti non potrebbero sostenere da subito tutti gli studenti. Oltretutto si parla solo di medicina, dimenticando altri corsi di studio, come ad esempio architettura, dove la barriera di accesso all'entrata deve essere eliminata subito in quanto i richiedenti sono addirittura inferiori rispetto ai posti disponibili".
Conclude Gulluni: "Il Governo continua a seguire la politica degli slogan vuoti senza peraltro aver mai avviato un confronto con gli studenti. Il ministro Bussetti incontri subito le rappresentanze studentesche e cominci a fare qualcosa di concreto per superare l'attuale sistema".
La precisazione di Palazzo Chigi
I Ministri Bussetti e Grillo hanno chiesto in sede di Consiglio dei Ministri di aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per medicina. Lo si apprende in una nota ufficiale che precisa quanto uscito oggi in alcuni siti che parlava di una abolizione del numero chiuso. "È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il Governo intende onorare - si legge poi - Si tratta chiaramente di un percorso da iniziare già quest'anno per gradi. Per assicurare l'aumento dei posti disponibili e avviare un percorso condiviso, a breve sarà convocata una prima riunione con tutti i soggetti interessati a cominciare dalla Crui". "In merito al superamento del numero chiuso per l'accesso alla facoltà di Medicina, la Presidenza del Consiglio precisa che si tratta di un obiettivo politico di medio periodo - informa alla fine una nota di Palazzo Chigi - per il quale si avvierà un confronto tecnico con i Ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane (CRUI), che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso".