È morta all’età di 87 anni Inge Feltrinelli, ultima regina dell’editoria italiana e internazionale. Ne danno notizia il Corriere della Sera e Repubblica. "Se n'è andata con la stessa riservatezza silenziosa con cui aveva l'abitudine di lasciare una festa", scrive il quotidiano romano. "Non amava le cerimonie degli addii, forse perché ne aveva vissuti tanti. E la malattia e il dolore appartenevano a un suo lato privato che preferiva tenere in ombra".
Nata nel 1930 a Essen, in Germania, da un padre, di famiglia ebrea, direttore di una grande industria tessile, Inge Schoenthal, scrive il Corriere, "si descriveva da giovane come una personalità vivace, allegra, incredibilmente curiosa e dotata di una buona dose di faccia tosta: è un selfie destinato a rimanere valido per tutta la sua lunga vita, anche quando, nel 1959, da Frau Schoenthal diventa la signora Feltrinelli dopo il matrimonio con l’editore milanese".
Il Corriere ricorda anche l'incontro con Giangiacomo Feltrinelli, che le avrebbe cambiato la vita: "La sera del 14 ottobre 1958, di ritorno dal Ghana, in un party negli uffici dell’editore amburghese Rowohlt, incontra Giangiacomo Feltrinelli, l’editore miliardario e rivoluzionario, diventato famoso nel mondo per aver pubblicato (e averne acquisiti i diritti internazionali) il romanzo di Pasternak, Il dottor Zivago, censurato in Unione Sovietica [...] Inge si trasferisce a Milano alla fine dell’anno, proprio nei mesi in cui Feltrinelli sta pubblicando Il Gattopardo, un nuovo bestseller mondiale. Si sposano in Messico nel febbraio 1959".
"Lui è un editore atipico, comunista e miliardario", ricorda Repubblica, "Fu anche questa una storia grande e terribile, una storia d'amore e di passioni intellettuali conclusa tragicamente nel 1972 nella campagne di Segrate: il 14 marzo Feltrinelli esplode nel tentativo di mettere una bomba su un traliccio dell'Enel. Sideralmente lontana dalla follia politica del compagno, Inge non riuscirà mai a trovare un senso a questo epilogo".
In seguito alla scomparsa del marito Inge gestì la casa editrice da lui fondata. Veniva soprannominata “the queen of publishing”, la regina dell’editoria. Naturalizzata italiana, Inge Feltrinelli era "un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza" come l'aveva definita lo scrittore Amos Oz. Il Corriere ricorda come sia diventata negli anni "una mina vangante di entusiasmo in giro per il mondo, ministro degli Esteri del libro, in cui credeva fermamente nella sua forma cartacea tradizionale, benché fosse una donne senza cedimenti nostalgici". "Voleva invecchiare da 'rompiscatole', e in parte ci è riuscita", conclude la sua storia Repubblica. Quando la malattia ha prevalso, ha preferito ritirarsi. Senza troppe cerimonie. Con la grazia d'una grande, irripetibile regina"