La fase più acuta dell'emergenza migranti in Europa sembra finita, e non da oggi. È almeno da maggio e da giugno scorsi che Frontex registra un consistente calo nel numero di coloro che attraversano il Mediterraneo nel tentativo di giungere in Europa: nei primi sei mesi di quest'anno gli arrivi sono stati -50% in Ue e -81% in Italia rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I migranti si dirigono sempre meno verso l'Italia e sempre più in Spagna e in Grecia, questi ultimi giungendo dalla Turchia.
Quanto ai primi sette mesi del 2018, ha fatto sapere l'Agenzia europea per il controllo delle frontiere marittime, gli ingressi irregolari di migranti nell'Unione europea sono calati del 43% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, e "ciò lo si deve principalmente alla minore pressione migratoria sulla rotta del Mediterraneo centrale". In totale nei primi sette mesi di quest'anno sono entrati illegalmente in Europa, secondo Frontex, circa 73.500 migranti.
La rotta del Mediterraneo centrale: Italia
Nei primi sette mesi del 2018, il numero di migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale è sceso a circa 18.200, l'81% in meno rispetto a un anno fa. Il calo nel mese di luglio, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, è stato dell'83%: i migranti arrivati sono stati 1.900, su 15.000 giunti in Europa. Si tratta, soprattutto, di tunisini e eritrei.
La rotta del Mediterraneo centrale: Spagna
La corrente migratoria si e spostata lungo la rotta del Mediterraneo occidentale. Nei primi sette mesi del 2018 in Spagna sono arrivati 23.100 migranti, più del doppio di quelli giunti nello stesso arco di tempo nel 2017. Nel mese di luglio scorso i migranti giunti nella penisola iberica sono stati 8.800, quattro volte rispetto al luglio del 2017. I migranti arrivano, in particolare, dall'Africa subsahariana.
La rotta del Mediterraneo centrale: Grecia
Nei primi sette mesi del 2017 il numero di arrivi in Grecia è cresciuto del 75%, pari a 29.500. Nel mese di luglio, pero', è stata registrata una diminuzione del 17%: 4.000 arrivi, in particolare iracheni e siriani che attraversano le frontiere terrestri con la Turchia.
La pressione migratoria, rileva Frontex, vede una riduzione anche lungo la rotta de Balcani Occidentali, dalla Serbia fino a Ungheria e Croazia. Un aumento, invece, è stato registrato sulla rotta parallela che attraversa Albania, Montenegro e Bosnia.