La foto ha fatto il giro del web come 'la gaffe del senegalese', ma Medoune Mbaye sapeva benissimo chi era quell'uomo sul lettino della spiaggia di Marina di Pietrasanta e non voleva provocare nessuno: solo cercare di vendere un monile e magari farsi un selfie con il ministro dell'Interno.
L'immagine, così come è stata rilanciata e condivisa, si presta a varie interpretazioni: sembra che il leader della Lega lo stia allontanando infastidito. Ma le cose non sono andate esattamente così.
E' stato lo stesso Mbaye a raccontare cosa è successo: lui si era avvicinato e Salvini gli ha detto di aspettare un momento perché era impegnato al telefono. Poi è arrivato il fratello di Mbaye, Moussa, che il ministro dice di conoscerlo, tanto che i suoi figli hanno giocato con quelli di Salvini sulla spiaggia della Versilia. "Non scrivete male: lo conosciamo ed è molto bravo e cortese" ha detto al Corriere, "E' un gentiluomo, non è affatto un razzista".
Per la cronaca: il selfie con Medoune Salvini non l'ha fatto perché, gli ha detto, non avrebbe scattato una foto con la merce che vendeva, anche se il senegalese assicura che non c'è roba contraffatta, ma solo collanine e braccialetti. Il Corriere riporta anche il commento di Diop Mbaye, leader della comunità senegalese della Toscana. "A me sembra che Salvini abbia una doppia faccia: al mattino grida al ladro contro la mia gente e la notte simpatizza come se quei 'ladri' fossero diventati suoi amici".