Questa volta l’Europa rischia di far arrabbiare Salvini per i rom. La Corte europea per i diritti dell’uomo, attraverso l’adozione di una misura di emergenza, ha ordinato al governo italiano di non procedere allo sgombero dell’insediamento di Camping River, previsto a Roma due giorni dopo la firma da parte del sindaco Virginia Raggi di un’ordinanza in proposito. Lo riferisce l'Associazione 21 luglio, che ha dato supporto al ricorso presentato da tre abitanti del “campo” che non avrebbero ricevuto la notifica richiesta dalla legge.
Vizio di forma, problema di sostanza
Secondo quanto riferito la Corte "ha deciso, nell'interesse delle parti e del corretto svolgimento del procedimento dinanzi ad essa, di indicare al governo italiano, a norma dell'articolo 39, di sospendere lo sgombero previsto" e, nell’attesa, ha chiesto allo stesso esecutivo di indicare nelle prossime ore le misure alloggiative previste per i richiedenti, la data prevista per lo sgombero esecutivo e qualsiasi sviluppo significativo dello sgombero di Camping River.
Roma gialloverde
"Assolutamente sì, i campi rom, come tutti i romani sanno, sono un caos dal 2008 e drenano dalle casse del Comune circa 25 milioni di euro l'anno facendo vivere le persone in condizioni pessime sia dentro il campo sia per chi rimane fuori". A dirlo il sindaco Raggi, rispondendo alla domanda se condivida le analisi e gli obiettivi del ministro Matteo Salvini sui campi rom della Capitale. "Noi abbiamo messo le mani su questa situazione - ha aggiunto - e il nostro obiettivo è chiuderli favorendo l'integrazione con diritti e doveri". Quanto al censimento dei campi rom di cui ha parlato Salvini, la sindaca ha replicato: "Lo abbiamo già fatto con delle mappature socio sanitarie per capire chi vive nei campi in che condizioni è. Il Comune ha già messo in atto tutta una serie di misure per capire che cosa può fare ciascuna delle persone presenti nel campo e per le famiglie più fragili è già stato previsto il sistema dell'accoglienza".
Se si spara e si colpisce una bambina rom
Intanto un italiano di 50 anni risulta indagato dalla Procura di Roma per lesioni gravissime in relazione al ferimento di una bimba rom di 15 mesi raggiunta alla schiena da un colpo d'arma da fuoco mentre in braccio alla madre era in via Palmiro Togliatti il 18 luglio scorso.
L'uomo è stato a lungo interrogato e ha confermato le accuse dicendo che si è trattato di un incidente. Nel suo appartamento, dal quale è partito il colpo che ha ferito la bimba, i carabinieri hanno trovato una carabina e una pistola ad aria compressa, sottoposte a sequestro.
Dalla bambina, ricoverata al Bambin Gesù, si è recata questo pomeriggio il sindaco Raggi. "La visita è andata bene, siamo venuti a trovare la famiglia. In questo periodo c'è sempre stato un assistente sociale. Continueremo a star loro vicino e ci manterremo in contatto", ha detto alla fine.