Depositata in Procura a Udine la perizia medica sulla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato morto all'età di 31 anni il 4 marzo scorso, nella camera dell'hotel "La' di Moret" dove si trovava con la squadra. La notizia è riportata dal Messaggero Veneto di Udine. L'elaborato porta la firma dei medici legali Carlo Moreschi e Gaetano Thiene, i professionisti che il pm Barbara Loffredo, titolare del fascicolo avviato sul caso per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, aveva incaricato di svolgere l'autopsia sul corpo del calciatore.
"È una perizia ponderosa e la collega ha cominciato a studiarla - ha affermato il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo - Non appena il lavoro sarà terminato, si deciderà se proseguire con gli accertamenti, oppure chiedere l'archiviazione del procedimento, che continua a essere a carico di ignoti".
"Capitano, ti ricorderò sempre". Gonzalo al Franchi omaggia Astori e dona una maglia del San Lorenzo - https://t.co/E1x8Sp66kc pic.twitter.com/8g338Z4Ey7
— Violanews Fiorentina (@violanews) 7 giugno 2018
Il primo responso dell'esame autoptico, eseguito due giorni dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Astori, aveva indicato la causa del decesso in una "morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare".
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Il referto, in sostanza, aveva chiarito come il cuore del calciatore avesse rallentato il proprio ritmo, mentre era immerso nel sonno, fino a fermarsi del tutto. L'elaborato in mano alla Procura contiene anche l'esito di "approfonditi esami istologici seriati" che gli stessi medici legali avevano indicato come necessari, ai fini di una esaustiva lettura dei fatti.