Per essere grande, è grande: 7 metri per 11 su una delle trade più trafficate di Roma. Il maxi-manifesto contro l'aborto comparso su via Gregorio VII ha innescato polemiche a non finire sui social e tra gli abitanti della zona a due passi dal Vaticano. Ad affiggerlo è stata l'associazione ProVita: l'immagine di un embrione e una scritta: 'Tu sei qui perché tua mamma non ti ha abortito'.
Anche tu eri così! La nostra campagna maxi in via Gregorio VII! #provita #prolife @RadioMariaITA @ManifPourTousIt @AntonioSocci1 @VenezianiMar @CitizenGO @ComitatoDNF @PdF_Roma @Uniperlavita @LaVeritaWeb @lanuovaBQ @interrisnews @Tempi_it @ilmessaggeroit @oss_romano pic.twitter.com/RmxjgYfpuE
— ProVita (@ProVita_Tweet) 4 aprile 2018
Molti i commenti negativi su Twitter e le polemiche. E l'associazione risponde sui social: "Il maxi manifesto di ProVita sta scuotendo le coscienze, per questo dà fastidio. La forza di questo bambino di 11 settimane fa male, vogliono nasconderlo. Hanno chiesto al sindaco Raggi di rimuovere l'immagine. Amici di ProVita, difendiamo il diritto di combattere l'aborto!".
Polemica la dichiarazione della Fp Cgil: "Continueremo a sostenere che la scelta fatta 40 anni fa a sostegno della legge 194 non vada affatto messa in discussione, semmai andrebbe rafforzata", afferma la segretaria nazionale, Cecilia Taranto, stigmatizzando il gigantesco manifesto contro l'aborto. "Ci sarebbe da chiedersi - prosegue la sindacalista - dov'é la politica, il Parlamento, che a 40 anni dall'approvazione della legge 194 non solo non ne pretende il suo rispetto immediato, a partire dal controllo di tutti i falsi obiettori di coscienza, ma permette addirittura un simile atto indegno di un paese civile".