È terminato l'intervento dei vigili del fuoco di Treviglio e Dalmine all'interno dell'azienda ECB Company srl, dove questa mattina due operai sono morti in seguito all'esplosione di un'autoclave per la bollitura ed essiccatura di sottoprodotti animali da destinare poi alla produzione di alimenti per animali domestici. I corpi dei due uomini sono stati recuperati e quindi trasferiti all'Istituto di Medicina legale di Bergamo per gli adempimenti disposti dalla Procura.
Una delle vittime era di Casirate d'Adda, mentre l'altra era del posto, di Treviglio. Erano sposati ed entrambi avevano due figli. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per lunghe ore, da poco dopo le 10 di questa mattina, prima di avere ragione del fumo e delle temperature elevate all'interno dell'impianto, facendo ricorso anche ad autoprotettori per la respirazione perché gli ambienti erano saturi di anidride carbonica. Sul posto sono rimasti i carabinieri per le prime indagini all'interno dell'impianto di via Calvenzano, impianto sorto poco più di 50 anni fa e di recente passato sotto il controllo di un'impresa tedesca produttrice internazionale di prodotti agroalimentari. Nell'impianto vengono lavorati scarti (o sottoprodotti) della macellazione avicola. E si parla di ossa e pelle di pollo in lavorazione nell'autoclave, materiale deperibile e che occorreva trattare oggi anche se abitualmente nei giorni festivi l'attività è ferma.
Il mio pensiero oggi va alle famiglie delle due persone morte questa mattina in seguito a un'esplosione in un'azienda a Treviglio e a quelle dei due operai morti a Livorno qualche giorno fa.
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 1 aprile 2018
In un Paese civile non si deve morire mentre si fa il proprio lavoro.
Le ipotesi sull'incidente
I due operai morti nell'esplosione erano del 1961 e del 1965 e, a quanto pare, sono entrati in momenti diversi all'interno dell'azienda. E sembra - ma per ora si tratta solo di indiscrezioni non confermate - che già in prima mattinata nella zona fosse stato avvertito qualche rumore sordo provenire dall'impianto, cui poi è seguita - poco dopo le 10 - l'esplosione dell'autoclave utilizzata per la bollitura del materiale organico e la successiva essiccatura del prodotto destinato quindi all'alimentazione di animali domestici. É quindi possibile che l'impianto fosse in attività e che poi si stato necessario intervenire manualmente sul posto, ma anche questa è un'ipotesi su cui stanno lavorando il magistrato di turno e i carabinieri della Compagnia e della Stazione di Treviglio.