Il gelo siberiano non molla, le temperature sono rigide in tutta Italia e la neve ha fatto la sua comparsa a Rimini, a Genova e in tutto il Golfo Paradiso, e a Venezia mentre la rete ferroviaria sconta ancora le conseguenze della disastrosa paralisi di lunedì.
L'ad delle Ferrovie chiede scusa
Oggi hanno viaggiato l'80% dei collegamenti ad alta velocità sulla Napoli-Roma-Milano e il 70% di quelli regionali del Lazio. Effetto dei problemi sullo snodo chiave di Roma Termini, con gli scambi bloccati dal ghiaccio. Un caos per il quale l'ad di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ha chiesto scusa con la promessa di 100 milioni di investimenti. In effetti, secondo alcuni calcoli, sarebbe bastato spendere un milione per acquistare le resistenze elettriche antighiaccio, le scaldiglie, necessarie a garantire il funzionamento regolare degli scambi. Tra ritardi e cancellazioni di treni - almeno 38 quelli ad alta velocità soppressi - per i viaggiatori è stata un'altra giornata nera.
Anche domani problemi per chi viaggia
Alla luce del bollettino meteo emanato dalla Protezione Civile, che prevede precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Marche, la Rete Ferroviaria Italiana ha dichiarato lo stato di emergenza grave dei Piani neve e gelo su questi territori, che prevede una riduzione della circolazione ferroviaria. Stato di emergenza anche in Friuli Venezia Giulia e Lazio. Per la giornata di domani 1 marzo è prevista la circolazione dell'80% dei treni alta velocità sulla direttrice Milano - Roma - Napoli, le imprese ferroviarie attraverso i propri canali di comunicazione renderanno note ai clienti le corse cancellate e le soluzioni di viaggio alternative.
Per il trasporto regionale, rimodulata la circolazione dei treni secondo queste percentuali: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio: 70%; Liguria, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana: 50%; Su tutte le altre regioni non sono previste riduzioni dell'offerta di treni. In base alle attuali previsioni meteorologiche, si stima che la situazione ferroviaria possa ritornare alla normalità a partire da venerdi' 2 marzo. RFI continueraàa dare aggiornamenti sulla situazione in atto e sulle misure previste.
Ancora neve al Centro-Nord
A Roma oggi hanno riaperto le scuole, che sono però rimaste chiuse a Napoli (dove non riapriranno neanche domani, in seguito a un allarme della Protezione Civile) e in molte altre città del centro-sud. Ma le previsioni meteo non fanno sperare in un celere ripristino della normalità. Il grande freddo sta lasciando l'Italia e nei prossimi giorni le temperature torneranno su livelli stagionale. Domani, però, il Centro nazionale di meteorologia e climatologia dell'Aeronautica prevede ancora nevicate deboli nel Lazio e nella parte meridionale della Toscana tirrenica, più abbondanti nella Toscana settentrionale. A Roma è atteso qualche fiocco di neve nelle prime ore del mattino, poi la neve cederà il passo alla pioggia. A Firenze, Bologna e Milano, invece, si depositerà una coltre bianca. Il termometro, comunque, è destinato a salire e nella Capitale, dove per due notti la colonnina di mercurio è scesa a -4 gradi centigradi, si assesterà tra lo 0 e valori positivi.
Allerta arancione in Toscana ed Emilia Romagna
La Protezione civile della Toscana ha emesso un'allerta arancione per neve dalla mezzanotte di stasera fino alle 18 di domani sui settori centro settentrionali della Regione e e codice giallo nelle altre zone. Allerta arancione anche in Emilia Romagna per nevicate in pianura. Codice Giallo, invece, in Lombardia. Primato del freddo in un centro abitato oggi i -26 gradi a San Giacomo in Val di Vizze, in Alto Adige dove in vetta alla Cima di Fontana Bianca a 3.253 metri la colonnina di mercurio è scesa a 28 gradi sotto zero.
I danni per l'agricoltura
Coldiretti ha calcolato che nelle campagna il conto finale del passaggio del Burian siberiano sarà di oltre 300 milioni di euro per i danni alle colture di ortaggi e frutta. Come consolazione, restano gli insoliti paesaggi innevati. Come quello di Rimini, di nuovo imbiancata da un'improvvisa nevicata tra le 4 e le 5 del mattino. O della laguna di Venezia, con i fiocchi su piazza San Marco. O di Genova, spolverata di neve e in stato di allerta per altre nevicate, con le scuole chiuse domani per ordine del Comune.