"È difficilissimo che i 23 centimetri che si sono staccati dal binario siano stati l'effetto dell'incidente. Si può discutere se siano stati la causa o una concausa. Questo lo capiremo solo dalle simulazioni scientifiche che andranno fatte con le perizie che ovviamente non facciamo noi". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Amedeo Gargiulo, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito all'incidente ferroviario di Pioltello. "Noi per nostra correntezza di attività e fatalità - ha aggiunto Gargiulo - 15 giorni prima dell'incidente avevamo fatto una circolare agli addetti ai lavori del settore, in primis Rfi, sottolineando di avere ancora una maggiore attenzione sulle vicende della manutenzione".
"Le norme europee - ha ricordato Gargiulo - che governano questo settore dicono chiaramente che la prima vigilanza e la responsabilità sulla manutenzione è in mano a colui che offre il servizio. E il gestore infrastrutturale è la Rete Ferroviaria Italiana". "La tempestività degli interventi - ha concluso Gargiulo - ha senza dubbio un suo valore. Posso dire che gli importi finanziari dedicati a questo sono stati aumentati ma poi c'è anche un problema di vita quotidiana, di attenzione degli addetti alla manutenzione al controllo sullo stato".
Saranno gli ingegneri Fabrizio D'Errico, Roberto Lucani e Angelo Laurino, che si sono già occupati dei disastri ferroviari di Viareggio e sulla tratta Andria - Corato, a svolgere per conto della Procura di Milano gli accertamenti tecnici sull'incidente ferroviario che ha provocato tre morti e decine di feriti, di cui cinque molto gravi. Super esperti che sono già al lavoro in queste ore per chiarire perchè, alle 6.57 di ieri, è deragliato all'altezza di Pioltello un treno regionale di Trenord partito da Cremona e diretto a Milano. Al momento il fascicolo dell'indagine è ancora a carico di ignoti anche se già nelle prossime ore potrebbero arrivare le prime iscrizioni. I pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti stanno effettuando in queste ore un nuovo sopralluogo sul luogo dell'incidente.
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"Il rilievo della macchina di diagnostica che si chiama 'Diamante' è transitato sui binari dell'incidente ferroviario di Pioltello, lo scorso 11 gennaio". Lo dice Umberto Lebruto, direttore della produzione di Rfi, Rete ferroviaria italiana, ai microfoni del Gr1 Rai. "Non ho mai visto un incidente così grave causato da una rottura così piccola, di un pezzo di 23 centimentri, però bisogna indagare a fondo: il cedimento di quella rotaia, potrebbe essere la causa, come l'effetto, dell'incidente. Al momento - prosegue collegandosi telefonicamente col Gr - il cantiere è ancora sotto sequestro, non ci hanno fatto entrare ancora, siamo qui in attesa e c'è anche un treno diagnostica che circola su tutti i binari, pari e dispari, su tutte le direzioni". Conclude il dirigente di Rfi: "Cinque anni fa, nel 2012, per sicurezza dell'esercizio ferroviario spendevamo un miliardo di euro l'anno su tutta la rete, nel 2017 questa spesa è stata di un miliardo e settecento milioni di euro: l'abbiamo aumentata del 70 per cento".