Il 29 luglio il Corriere della Sera rivelava che il ministero dell’Istruzione stava pensando a legittimare l’uso dei cellulari in classe, un “uso consapevole e in linea con le esigenze didattiche” secondo le parole del ministro Valeria Fedeli, oggetto di studio di un gruppo di lavoro a cui il Miur ha chiesto di “chiarire l’uso dei dispositivi personali delle studentesse e degli studenti in classe, intervenendo sulle attuali circolari, risalenti ad un periodo troppo lontano da oggi”.
Il gruppo di studio si è composto in queste settimane e entro gennaio consegnerà le proprie proposte. Dovranno rispondere a tre domande principali:
- In che modo gli strumenti digitali influiscono sui processi di apprendimento?
- Come le nuove tecnologie possono essere impiegate per innovare le metodologie didattiche?
- Qual è lo stato dell’arte ad oggi, a due anni dall’introduzione del Piano Nazionale Scuola Digitale?
Il primo gruppo di lavoro si occuperà della valutazione dell’uso degli strumenti digitali personali (smartphone, tablet) in classe; il secondo della mappatura delle metodologie didattiche innovative.
Chi compone i gruppi di lavoro
I gruppi sono composti da esperti di pedagogia digitale, esponenti del mondo accademico, docenti che si occupano di digitale rivestendo anche il ruolo di animatori digitali nelle loro scuole, studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), filosofi, rappresentanti del mondo dell’istruzione, animatori digitali e tecnici del MIUR: una platea qualificata che si confronterà, a partire dai prossimi giorni, sull’incidenza della tecnologia sulla qualità dell’apprendimento delle studentesse e degli studenti.
Promuovere azioni di ascolto di esperti che, a vario titolo, operano nel settore e favorire momenti di confronto e dialogo per definire una posizione efficace sulla tematiche di approfondimento; valutare tutte le possibili implicazioni legate all’uso degli strumenti digitali personali in classe per finalità didattiche; mappare tutte le metodologie didattiche, provvedendo alla loro valutazione rispetto all’incidenza sulla qualità dell’apprendimento; formulare proposte; elaborare linee guida di carattere culturale e pedagogico per aiutare a comprendere le potenzialità delle nuove tecnologie nel determinare stili di apprendimento innovativi nelle studentesse e negli studenti e il modo in cui queste possono influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio: sono gli obiettivi al centro dei lavori dei due gruppi, la cui costituzione è prevista tra le misure del PNSD, annunciate a luglio scorso dalla Ministra Fedeli.
A gennaio gli esperti presenteranno e proporranno alla Ministra Fedeli le linee guida e i documenti esito dello studio e del confronto portato avanti in questi mesi. Il gruppo di lavoro sull’uso dei device personali in classe, in particolare, dovrà produrre un documento di carattere culturale e pedagogico che possa aiutare a valutare come le tecnologie e i dispositivi digitali personali possano interagire e determinare stili di apprendimento innovativi, influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio.
Il gruppo sui device si riunisce il 27 novembre, quello sulla mappatura delle metodologie didattiche innovative il 23.
Primo gruppo: Mappatura delle metodologie didattiche innovative
- Prof Domenico Aprile, docente di informatica
- Dott.ssa Rosa Bottino, ricercatrice e direttore dell’Istituto Tecnologie didattiche
- Dott. Daniele Barca: Dirigente scolastico presso l’istituto comprensivo 3 di Modena
- Prof.ssa Stefania Bassi, docente di scuola primaria
- Prof. Giovanni Biondi, Presidente Indire
- Prof. Battista Quinto Borghi, professore Facoltà di scienze della formazione, Università Bolzano
- Prof.ssa Manuela Cantoia, professore psicologia applicata della comunicazione e dei gruppi virtuali
- Dott. Damien Lanfrey, segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca
- Dott. Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’Itis Majorana di Brindisi
- Dott.ssa Simona Montesarchio, direttore Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica e l’innovazione digitale del Miur
- Dott. Marco Orsi Dirigente scolastico e fondatore di Scuola senza zaino
- Prof.ssa Emanuela Pulvirenti, docente di disegno e storia dell’arte
- Prof. Benedetto Scoppola, professore di Fisica matematica presso l’Università Tor Vergata di Roma
- Dott.ssa Donatella Solda, dirigente presso l’ufficio di Gabinetto dell’on.le ministro dell’Istruzione
- Prof. Pier Cesare Rivoltella, professore di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso l’università Cattolica di Milano
- Prof.ssa Tyllia Urschitz, docente presso l’istituto comprensivo “Lorenzi” di Fumane (Vr)
Secondo gruppo, valutazione dell’uso dei device personali in classe:
- Prof. Giovanni Boccia Artieri, professore di sociologia dei new media, Università degli studi di Urbino
- Prof. Giovanni Baniolo, professore di filosofia della scienza, Università di Ferrara
- Dott. Luca De Biase, direttore di Nova e esperto di digitale
- Prof. Giovanni Caprioli, docente in comando presso la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica e l’innovazione digitale
- Prof.ssa Daniela Di Donato, dovente di lettere in una scuola secondaria di primo grado
- Prof. Adriano Fabris, professore di filosofia morale presso l’Università degli studi di Pisa
- Dott. Antonio Fini, dirigente scolastico in distacco Università di Firenze
- Dott. Damien Lanfrey, segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca
- Ing. Vittorio Midoro, ricercatore presso l’istituto per le tecnologie didattiche del Cnr
- Prof.Elisabetta Nanni, docente e formatrice sulle tematiche del Pnsd
- Dott.ssa Donatella Persico, ricercatrice Cnr
- Dott. Giuseppe Pierro, dirigente Direzione generale per lo studente
- Prof.ssa Maria Ranieri, Professoressa associata di didattica e pedagogia Università di Firenze
- Dott.ssa Concetta Senese, dirigente scolastico liceo scientifico Ceccano
- Dott.ssa Donatella Solda, dirigente presso l’ufficio di Gabinetto dell’on.le ministro dell’Istruzione
- Prof. Giuseppe Veltri, professore associato presso l’università degli studi di Trento