"Sa che questa cosa del lavorare poco mi fa veramente incazzare? Sa che per la prima volta in quarant'anni, questo mese, riuscirò a fare venti giorni tutti insieme? Lo chieda a loro, li chiami, domani, tutti quelli che hanno lavorato con me in quarant'anni”. Compiuti 70 anni Luca Cordero di Montezemolo concede una lunga intervista a Il Giornale dove racconta la sua vita, il suo rapporto con la Ferrari, le donne, il lavoro. Ed è proprio su quest’ultimo punto che s’accende il presidente di Alitalia.
"E' la mia prima vacanza di 20 giorni in 40 anni"
“Chieda dei sabati pomeriggio quando mi dicevano per favore avvocato, domenica no, questa riunione rimandiamola a lunedì, perché abbiamo delle famiglie, noi...? Lo sa che da presidente e amministratore delegato della Ferrari mi sono trovato contemporaneamente presidente di Confindustria e di una Fiat in difficoltà e in mano alle banche e con la famiglia Agnelli unita dopo la morte di Umberto a chiedermi di aiutarla e di assumere quell'incarico? E io che avrei voluto tutto tranne che dire di sì?".
Fiat, Ferrari, Italia 90, Confindustria. Solo fortuna?
E a chi gli rinfaccia di essere solo fortunato, risponde: “Scusi: direttore sportivo Ferrari nel '75 quando non vinceva da un decennio, è solo fortuna o c'era da cambiare e qualcuno credeva che ne fossi all'altezza? E scusi, le relazioni esterne Fiat nel pieno del terrorismo? E Azzurra e la presidenza d'Italia '90 chiamato da Havelange, numero uno Fifa? E il ritorno in una Ferrari perdente, nel '91, in cassa integrazione, con modelli vecchi e alla vigilia della crisi dell'auto? E la presidenza Fiat in un momento terribile? È solo fortuna? O forse credevano in me che ci ho messo sempre la faccia? Solo fortuna o è anche un po' di coraggio, di curiosità, di visione, di passione? E Confindustria? Ancora oggi molti amici imprenditori si ricordano con piacere della mia Confindustria...".
"Attento, la Fenech è più intelligente di te"
Un’altra invidia comune: Edwige Fenech e la lunga relazione che i due ebbero: “Non ero più alla Ferrari da tempo. Lavoravo alla Cinzano. Voleva conoscerla e quando alla fine gliela presentai, ne fu entusiasta. Dopo che Edwige se ne fu andata, lui (l’avvocato Agnelli, ndr) mi prese da parte e mi disse: Guarda che lei è molto meglio di te. E ci credo, gli risposi, è una gran bella.... No, no, m'interruppe lui, non lo dico perché è bellissima, ma perché è più intelligente di te. Sì. Una persona meravigliosa Edwige. Ci siamo conosciuti che avevo 38-39 anni, siamo rimasti insieme diciassette anni”. E ancora: "Quante voci su di noi, quante gelosie, invidie. Quando conduceva Domenica in entrava nella casa di tutti. Ricordo i maligni: Ah, è lì perché è la compagna di Montezemolo. E intanto tentavano di screditare me perché doveva per forza essere poco serio un manager che stava con un'attrice".