Se questa estate vi capita di sentirle più forte, le cicale, o più numerose del consueto, non si tratta di una semplice impressione personale. E’ un dato di fatto. Chiunque viva, in queste settimane, le ondate di calore su una sponda o l’altra del Mediterraneo, sappia che le cicale friniscono – si dice così – con maggiore sonorità quanto più aumenta la temperatura. “Proprio come parecchi altri insetti, il numero delle cicale è proporzionale al caldo”, ha spiegato l’entomologo Jean Mateo, direttore dell’associazione di amatori degli insetti Vespiland, al quotidiano Nice-Matin.
Frinire è un richiamo sessuale dei maschi
Secondo Mateo “più fa caldo, più la stagione è propizia per la riproduzione e più forte cantano le cicale”. Lo fanno i maschi con l’obiettivo di attrarre le femmine. Un comportamento che si chiama ‘timballizzazione’. L'apparato sonoro è costituito da lamine tese dai tendini che le collegano a muscoli dell'addome e che l'insetto fa vibrare: “Quando la temperatura raggiunge i 22 gradi – spiega l’entomologo – alcuni muscoli presenti sotto l’addome dell’insetto stimolano questi ‘timballi’ in miniatura. E’ un fatto automatico”.
Il frinire delle cicale, specialmente di alcune specie come la Cicada orni può produrre, quando cantano insieme, un rumore pari a 90 dB (decibel), quello di una sega elettrica. “Poiché tutto dipende dal calore, la maggioranza dei ‘canti’ si ferma intorno alle dieci di sera, quando calano le temperature”.
Chi è disturbato, questa estate, da un eccessivo sottofondo sonoro, sappia comunque che c’è poco da fare. Sarebbe vano cercare di allontanare le cicale: sono insensibili ai rumori esterni.