A Roma arrivano ogni anno 500 milioni di metri cubi di acqua per dissetare, far lavare e, più in generale, tenere in vita 3,7 milioni di persone. L'approvvigionamento idrico, gestito da Acea, viene per l'85% da sorgenti, per il 12% da pozzi e per il 3% da fonti superficiali.
Sono sei le grandi sorgenti:
- Peschiera
- Capore
- Acqua Marcia
- Acquoria
- Salone Vergine
- Simbrivio.
I principali pozzi sono:
- Finocchio
- Torre Angela
- Pantano Borghese
- Laurentino
Scheda: Perché questa è la peggiore crisi idrica di sempre per Roma
Acquedotto Peschiera-Capore, fornisce il 70% dell'acqua a Roma
Il 70% circa dell'acqua immessa quotidianamente nelle rete di distribuzione della Capitale, pari a circa 1,4 milioni di metri cubi, proviene dall'acquedotto del Peschiera-Capore, che recapita a Roma le sorgenti del Peschiera e della Capore, miscelate tra loro nel centro idrico di Salisano.
La curiosità: un capolavoro di acqudotto
Acquedotti Aniene, Marcio, Appio-Alessandrino, Vergine
Gli altri acquedotti che alimentano la città di Roma sono l'acquedotto Marcio, proveniente dalla valle dell'Aniene (con portata variabile da 3,5 a 5,8 metri cubi al secondo in relazione all'andamento idrogeologico delle sorgenti), cui si affiancano due acquedotti minori detti Appio-Alessandrino e Nuovo Acquedotto Vergine, alimentati da sorgenti e pozzi situati nel comune di Roma (portata 2 metri cubi al secondo).
Acquedotto di Bracciano
Il lago di Bracciano è fonte di risorse strategiche e di compenso stagionale da cui Acea può prelevare 1.100 litri al secondo medi, fino a un massimo di 5.000 litri al secondo in condizioni eccezionali.