Roma - Alle 5,50 di domenica 30 ottobre, un satellite ha scattato una foto di Norcia. Superando le nuvole e il buio, facendo persino la tara sulla vegetazione, ha ripreso fin nei minimi dettagli quei luoghi che meno di due ore dopo sarebbero stati devastati dal più violento sisma registrato in Italia dal 1980. L'indomani, alla stessa ora, un altro satellite del sistema e-GEOS, nato da una joint venture tra Telespazio e l'Agenzia spaziale italiana (Asi), ha scattato un'altra foto e l'occhio nel cielo ha riportato sulla Terra tutta l'orrore e la devastazione del terremoto.
Nell'immagine evidenziate in rosso le zone della città in cui sono state riscontrate variazioni della coerenza sugli edifici colpiti dal sisma: si tratta di variazioni sopra il centimetro, che corrispondono a nuovi danneggiamenti di diversa entità. (http://www.e-geos.it/news-media/item/285-terremoto-i-danni-visti-da-cosmo-skymed.html)
COME FUNZIONA L'OCCHIO NEL CIELO
In sostanza le immagini scattate prima e dopo il sisma vengono sovrapposte e anche una variazione di un centimetro viene rilevata dai quattro satelliti radar della rete Cosmo-SkyMed in grado di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare. Un algoritmo aiuta ad eliminare le zone caratterizzate da vegetazione e realizza una "damage proxy map", ossia un mappa delle differenze tra le due foto che di fatto rappresentano i danni subiti dagli edifici. Il sistema era stato attivato dopo la scossa del 26 ottobr e ha evidenziato le aree colpite, sia a livello dei singoli centri abitati che dell'insieme del vasto territorio interessato dal sisma, ha detto il presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston.
A COSA SERVE
"Questo monitoraggio quotidiano di precisione - ha aggiunto Battiston - continuerà nei prossimi mesi per permettere l'identificazione delle faglie attive, e monitorare gli effetti della sequenza di scosse seguite a quella iniziale. La costellazione di satelliti di Cosmo Sky-Med è uno strumento fondamentale a disposizione dell'Italia e della comunità internazionale per la valutazione del danno sismico e successivamente per lo sviluppo di un modello geofisico delle aeree colpite". Per Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo-Finmeccanica, "questa infrastruttura nazionale consente di fornire un set informativo unico e in tempi rapidissimi a supporto dei soccorsi". (AGI)