Roma - La Protezione civile ha effettuato fino a ieri 10.678 sopralluoghi sugli edifici pubblici e privati delle zone colpite dal terremoto di un mese fa. Oggi sono 137 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) e di esperti impegnate nelle verifiche di agibilità post-sismica; in campo anche 54 tecnici a supporto dei Comuni per la gestione delle richieste di sopralluogo. Per quanto riguarda gli edifici privati - fa sapere la Protezione civile in una nota - sono finora 9912 le schede di valutazione compilate e acquisite che indicano 4680 edifici dichiarati agibili (circa il 47%) e 567 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3267, invece, gli esiti di inagibilità (il 33%) mentre 1398 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili.
Dopo il terremoto 766 sono stati invece i sopralluoghi per verificare l'agibilità di edifici pubblici e scuole e consentire di definire un piano degli interventi per le strutture dichiarate non agibili. Tra i 660 plessi scolastici, 473 sono stati ritenuti agibili (quasi il 72%) mentre altri 4, pur se non danneggiati risultano al momento inagibili a causa di rischio esterno. Sono 120 gli edifici temporaneamente inagibili - in tutto o solo in parte - che grazie a provvedimenti di pronto intervento tornerebbero agibili; a questi se ne aggiungono 22 parzialmente inagibili e tre da rivedere per un'ulteriore valutazione. Sono 38 invece gli edifici scolastici inagibili, meno del 6%, e concentrati nei comuni più colpiti. Tra gli altri edifici pubblici oggetto di verifica, infine, sono 71 quelli agibili, più uno agibile ma inagibile per rischio esterno; 19 quelli che risulterebbero agibili con provvedimenti e tre quelli parzialmente inagibili. Una struttura necessita di essere rivista, mentre sono undici su 106 totali quelle inagibili. (AGI)