CdV - Papa Francesco ha chiesto e accettato le dimissioni del vescovo di Albenga, monsignor Mario Oliveri, noto come difensore della tradizione liturgica. Lo sostituisce monsignor Guglielmo Borghetti, da qualche mese vescovo coadiutore che lo scorso maggio aveva gia' "svuotato" il seminario di Albenga, nel quale erano accolti aspiranti al sacerdozio che a ragion veduta erano stati scartati dalle altre diocesi (le severissime norme di Papa Ratzinger stabiliscono che non puo' essere sacerdote chi ha tendenze omosessuali). La diocesi di Albenga seguiva invece una "policy" diversa perche' il 72enne Oliveri era fedele a Benedetto XVI solo nell'applicazione della possibilita' di celebrare con il vecchio rito (cosa che egli stesso amava fare personalmente, a differenza del Papa Emerito) ma non certo nella severita' riguardo alla condotta del clero e alla repressione del fenomeno della pedofilia. Tanto che Albenga era diventata una sorta di "refugium peccatoris" per sacerdoti e religiosi perseguiti dalla giustizia civile o in fuga dalle inchieste dei loro vescovi. (AGI)