CdV - "Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l'abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana". Lo ha promesso Papa Francesco "agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni", assicurando loro "vicinanza spirituale". "Penso in particolare - ha aggiunto - alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia. Ancora una volta dico a quelle care popolazioni che la Chiesa condivide la loro sofferenza e le loro preoccupazioni, prega per i defunti e per i superstiti".
Scossa durante messa in tendopoli ad Amatrice, "Dio accetta i nostri sfoghi"
Poi un pensiero ai soccorritori: "La sollecitudine con cui Autorita', forze dell'ordine, protezione civile e volontari stanno operando, dimostra quanto sia importante la solidarieta' per superare prove cosi' dolorose".
Nella catechesi che ha preceduto l'Angelus, il Papa ha sottolineato che "la storia insegna che l'orgoglio, l'arrivismo, la vanita', l'ostentazione sono la causa di molti mali. E Gesu' ci fa capire la necessita' di scegliere l'ultimo posto, di cercare la piccolezza e il nascondimento". Francesco ha fatto riferimento all'episodio del Vangelo che "ci mostra Gesu' nella casa di uno dei capi dei farisei, intento ad osservare come gli invitati a pranzo si affannano per scegliere i primi posti". "E' una scena - ha osservato il Papa - che abbiamo visto molte volte: cercare i migliori posti anche con i gomiti".
"Oggi, Gesu' si fa voce di chi non ha voce, dimostra la sua preferenza per i poveri e gli esclusi, che sono i privilegiati del Regno di Dio, e lancia il messaggio fondamentale del Vangelo che e' servire il prossimo per amore di Dio", ha scandito il Papa per poi ricordare che il Vangelo distingue "l'atteggiamento di chi si sceglie il proprio posto e l'atteggiamento di chi se lo lascia assegnare da Dio e aspetta da Lui la ricompensa".
"Dio - ha sottolineato - paga molto di piu' degli uomini! Lui ci da' un posto molto piu' bello di quello che ci danno gli uomini! Il posto che ci da' Dio e' vicino suo cuore e la sua ricompensa e' la vita eterna". "Sarai beato. Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti", ha continuato il Pontefice esortandoli a "non dienticarlo".
"Si tratta - ha concluso - di scegliere la gratuita' invece del calcolo opportunistico che cerca di ottenere una ricompensa. Infatti i poveri, i semplici, quelli che non contano, non potranno mai ricambiare un invito a mensa". (AGI)