CdV - Il Papa Emerito non è stato relegato "in un angolino. è tutto il contrario; e questo permetta che lo dica con forza il suo successore che ha scelto di chiamarsi Francesco!". Cosi' Papa Bergoglio si è rivolto al suo predecessore nella celebrazione pubblica di oggi nel Palazzo Apostolico, dove Joseph Ratzinger è tornato per la prima volta dal 28 febbraio 2013. "Lei, Santità - ha detto ancora Francesco al predecessore - continua a servire la Chiesa, non smette di contribuire veramente con vigore e sapienza alla sua crescita; e lo fa da quel piccolo Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano che si rivela in tal modo essere tutt'altro che uno di quegli angolini dimenticati nei quali la cultura dello scarto di oggi tende a relegare le persone quando, con l'età, le loro forze vengono meno".
L'augurio di Papa Francesco a Benedetto XVI per il 65esimo di sacerdozio, festeggiato nella Sala Clementina insieme ai capidicastero della Curia Romana, "è perciò - ha spiegato lo stesso Bergoglio nel suo breve discorso - un augurio che rivolgo a Lei e insieme a tutti noi e alla Chiesa intera: che Lei, Santità, possa continuare a sentire la mano del Dio misericordioso che La sorregge, che possa sperimentare e testimoniarci l'amore di Dio; che, con Pietro e Paolo, possa continuare a esultare di grande gioia mentre cammina verso la meta della fede".
Nel suo intervento, Francesco ha ricordato che "il cammino spirituale di San Francesco iniziò a San Damiano, ma il vero luogo amato, il cuore pulsante dell'Ordine, li' dove lo fondo' e dove infine rese la sua vita a Dio fu la Porziuncola, la 'piccola porzionè, l'angolino presso la Madre della Chiesa; presso Maria che, per la sua fede così salda e per il suo vivere cosà' interamente dell'amore e nell'amore con il Signore, tutte le generazioni chiameranno beata".
Papa Bergoglio ha poi pubblicamente ringraziato il Papa Emerito Benedetto XVI anche per il suo "sano e saggio senso dell'umorismo". è stata questa l'unica aggiunta a braccio che Bergoglio ha fatto nel suo discorso. Il monastero Mater Ecclesiae dove il Papa Emerito si è ritirato a pregare per la Chiesa, è, ha affermato infatti testualmente Jorge Mario Bergoglio, "un luogo per cosi' dire propriamente francescano dal quale promana una tranquillità, una pace, una forza, una fiducia, una maturità, una fede, una dedizione e una fedeltà che mi fanno tanto bene e danno forza a me ed a tutta la Chiesa. Ed anche - ha aggiunto - mi permetto di dire da cui viene un sano e gioioso senso dell'umorismo".
Da parte sua Ratzinger ha ringraziato il papa"per la sua bontà che dal momento della sua elezione in ogni memento mi colpise interiormente e mi porta avanti. La sua bontà è il luogo dove abito e mi sento protetto, prima che nella bellezza dei Giardini. Speriamo che lei possa andare avanti a guidarci mostrando la via della Misericordia Divina", ha detto a braccio Joseph Ratzinger rivolgendosi a Francesco nella Sala Clementina, prendendo la parola a conclusione della cerimonia per il proprio 65esimo anniversario di messa.
Per il suo breve saluto al Papa in carica, il predecessore ha preso spunto dalla parola greca "Eucaristomen" che un prete consacrato con lui il 29 giungo 1951 aveva scritto sulla propria immaginetta in ricordo dell'ordimazione: "sono convinto - ha detto - che dentro questa parola c'è tutto quello che si puo' dire in questo momento, perchè tocca non solo la dimensione del ringraziamento umano, ma naturalmente ci manda a quella realtà di ringraziamento a Dio che ha trasformato in grazia la Croce, la soferenza e tutto il male del mondo e dà ogni giorno il pane della vera vita. Vogliamo inserirci in questo grazie del Signore e ricevere nuovamente la novità della vita e aiutare la transustanziazione del mondo, che sia di vita e non di morte. Il Signore - ha concluso - ci benedica tutti".
Benedetto XVI ha molto brevemente ringraziato anche il cardinale decano Angelo Sodano, "per l'amicizia che da sempre ci lega", e il cardinale Gherard Ludwig Muller, per l'aiuto nella cura dei libri nei quali cerco di aiutare i sacerdoti a riscoprire la bellezza della vocazione". Poco prima Muller aveva conseganto al Papa Emerito il nuovo volume dell'opera omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI la cui uscita cura da anni. E l'anziano Papa Emerito aveva subito voluto farne omaggio al successore che alzatosi dalla sua sede lo ha raggiunto e abbracciato nuovamente.(AGI)