Padova - E' un vero e proprio "sistema" tangentizio quello che avrebbe governato l'affidamento di appalti e lavori pubblici nel Comune di Montegrotto Terme, a partire dal 2008, quando il sindaco Luca Claudio era destinatario di una percentuale varia (dal 10 al 20%) sulle somme liquidate alle aziende che si occupavano della manutenzione del verde pubblico. Sistema "esportato" poi nel Comune di Abano Terme nel 2011 e proseguito in quello di Montegrotto grazie a Massimo Bordin (56 anni, ora agli arresti domiciliari), passato nel frattempo dalla carica di vice sindaco a quella di sindaco. E' quanto accertato dalla Guardia di finanza di Padova con l'operazione "Imperator", che ha consentito di ricostruire anni di tangenti su appalti e lavori pubblici. Numerosi gli imprenditori costretti a pagare per poter lavorare, consapevoli che se non avessero assecondato il "diktat" del sindaco del momento, avrebbero perso importanti opportunita' di lavoro, fino a non lavorare più per i due comuni termali: sette di loro, nel corso delle indagini, hanno confermato di aver pagato tangenti per lavorare.
Nei confronti degli imprenditori e' stato ipotizzato il reato di induzione indebita a dare o promettere utilita', avendo subito una sorta di pressione morale: pagare ovvero accettare la prospettiva di non poter piu' contare sugli incarichi pubblici, a maggior ragione in epoca di crisi economica e di mercato sostanzialmente fermo. In altri casi, soprattutto in presenza di appalti di maggior importo, e' stata invece riscontrata una vera e propria "par condicio contractualis", ossia un incontro libero e consapevole della volonta' delle parti, tra pubblici amministratori infedeli ed imprenditori, in questo caso non "vittime" del sistema ma 'attori' dello stesso, al livello dei due sindaci. L'accusa e' in questo caso di corruzione. Diversi, nei due casi prospettati, la tipologia di lavori, ma anche il modo di pagare la tangente, sempre oscillante tra il 10 e il 20% dell'importo dei lavori stessi. I piccoli imprenditori, quasi sempre gli stessi, operanti per lo piu' nel settore della manutenzione del verde, si vedevano assegnati i lavori a chiamata diretta ovvero a seguito di gara, a fronte della corresponsione di denaro contante. Il contante era utilizzato anche per sbloccare l'iter di procedimenti per il rilascio di concessioni e autorizzazioni edilizie: e' il caso, secondo i finanzieri, dei 7.000 euro corrisposti nel novembre 2012 a Claudio, come prima tranche della somma richiesta di 60mila euro come contropartita per agevolare il rilascio di alcune autorizzazioni per cantieri edili; ma anche dei 25mila euro per velocizzare una concessione edilizia per la costruzione di una palazzina, sempre ad Abano. In una circostanza, invece, per imprimere uno sprint alle pratiche relative al cambio di destinazione d'uso da commerciale a residenziale di alcuni immobili a Montegrotto, il sindaco Claudio avrebbe indotto due imprenditori a cedergli un appartamento al prezzo di 65mila euro, pari alla meta' del valore di mercato.
Diverso il discorso per i grandi appalti, in cui cambia, oltre al rapporto tra pubblico amministratore e imprenditore, anche la modalita' di erogazione dell'utilita'. Non piu' contante ma pagamento di fatture per consulenza (di fatto non resa), emesse da societa' gestite di fatto da Claudio, come la Rls Srl, legalmente rappresentata da Massimo Trevisan (classe '70), finito ai domiciliari con l'accusa di riciclaggio. E' il caso dell'appalto per il servizio di riqualificazione energetica degli edifici comunali di Montegrotto Terme e di adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica, del valore di oltre 15 milioni di euro e della durata di 15 anni, per il quale Luca Claudio avrebbe ricevuto indebitamente 174mila euro, mascherandoli come pagamento di prestazioni professionali giustificate con l'emissione di fatture della Rls. Per questa operazione e' finito agli arresti domiciliari l'imprenditore Saverio Guerrato, 53 anni, legale rappresentante della Guerrato Spa aggiudicataria dell'appalto in Ati con la romana Marco Polo Spa. Nel mirino degli investigatori anche il recente affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria strade e piazze, compresa la segnaletica, da parte del Comune di Abano Terme, in relazione al quale Claudio ha ricevuto dall'imprenditore Luciano Pistorello (ai domiciliari), legale rappresentante della Pistorello Spa, a piu' riprese la somma di 50mila euro, giustificata sempre dal pagamento delle fatture della Rls Srl. (AGI)