Bussoleno - Non solo Nicoletta Dosio, che lo ha dichiarato in assemblea, ma anche altri attivisti che lottano contro l'Alta velocita' in Valle di Susa attueranno forme di 'disobbedienza' e non andranno a firmare o violeranno gli arresti domiciliari, consci delle conseguenze. "E' una nuova forma di lotta e protesta che va sostenuta", ha dichiarato Luca Abba', l'attivista che anni fa, durante una manifestazione di protesta, era caduto da un traliccio dell'alta tensione procurandosi gravissime ferite. Nella sala polivalente gremita per l'assemblea del movimento a poche ore dall'ultima ondata di provvedimenti per gli scontri del giugno scorso.
Alberto Perino, volto noto del movimento, ha espresso il proprio apprezzamento per l'esito delle elezioni a Torino, che ha visto Chiara Appendino ha parlato dei provvedimenti dati per "concorso morale di colpa" e ha detto: "Si mettano il cuore in pace. Quel giorno c'eravamo tutti e quel concorso di colpa ce l'abbiamo tutti. Qui ci batteremo sempre. Non molleremo mai. Questo (i provvedimenti, nda) e' un segnale di debolezza. Non sanno piu' come prendere e chi prendere". Perino ha voluto sottolineare come quest'estate sara' necessario continuare a dare un segnale forte di "come il movimento non si possa fermare". "La lotta parte dalla mostra valle ma e' ben piu' ampia - ha aggiunto Nicoletta Dosio, tra gli attivisti colpita stamane dai provvedimenti cautelari (nel suo caso l'obbligo di firma) - Visto che la disobbedienza e' tra le virtu', ho deciso che non andro' a firmare e ne prendero' tutte le conseguenze. Vogliono spaventarci e non ci faremo spaventare". (AGI) .