CdV - "Siamo impegnati affinche' le finalita' della riforma delle nullita' matrimoniali voluta da Papa Francesco possano trovare efficace e piena risposta nella prassi giudiziaria, coniugando la vicinanza accogliente alle persone con le esigenze di assicurare sempre un rigoroso accertamento della verita' del vincolo, per sua natura indissolubile ove validamente formato". Lo ha assicurato il cardinale Angelo Bagnasco in apertura della seconda giornat adei lavori della Cei. "Nell'esercizio di questa responsabilita' - ha proseguito - sappiamo di poter contare sull'aiuto degli operatori dei Tribunali, la cui solida formazione ed esperienza rappresentano un bene prezioso da valorizzare per conseguire la realizzazione dei principi ispiratori della riforma".
Secondo Bagnasco, il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, con cui il Papa "ha riformato i processi di nullita' matrimoniale accogliendo l'auspicio dei Padri Sinodali al Sinodo Straordinario"rappresenta una "novita' di grande rilievo" dell'attuale Pontificato. In questa prospettiva, nella quale "un oculato discernimento pastorale consentira' il giusto equilibrio anche nella scelta delle soluzioni strutturali piu' adeguate nelle diverse chiese particolari", la Cei, ha concluso, "non manchera' di offrire il proprio sostegno, a tutti i livelli di propria competenza e in comunione con le Conferenze Episcopali Regionali". (AGI)