Roma - Una giovane paziente immobilizzata e anestetizzata per "rubarle" gli ovuli da impiantare a un'altra donna. Con le accuse di rapina aggravata e lesioni personali aggravate i Nas di Milano hanno arrestato il ginecologo Severino Antinori, 71 anni e uno dei pionieri della fecondazione assistita nel nostro Paese, vulcanico sperimentatore dai mille record e dalle mille polemiche. Le indagini dei militari dell'Arma hanno rivelato una storia ai limiti dell'assurdo. Antinori il mese scorso, all'interno della clinica Matris, con la complicità di alcune collaboratrici, avrebbe espiantato alcuni gameti da una spagnola di 24 anni contro la sua volontà.
Antinori, pioniere della provetta tra sfide e polemiche
La ragazza, sottoposta a una cura ormonale fatta passare per una terapia per il trattamento di una cisti ovarica, ha riferito di essere stata immobilizzata, anestetizzata e costretta a subire un'asportazione di ovuli, nonché privata del proprio telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto. Poi, al risveglio dall'anestesia, approfittando della distrazione del personale infermieristico, la giovane è riuscita a raggiungere un telefono della clinica e a chiamare in lacrime il 112. Nella clinica è intervenuto il personale della Questura che non capiva lo spagnolo e non riusciva a comprendere esattamente l'accaduto, in un contesto caratterizzato da un clima di ostilità nei confronti degli agenti da parte del ginecologo e dei suoi collaboratori. La paziente poi è stata riaccompagnata nel suo albergo, poco distante. Dopo solo poche ore però si è sentita male e il personale dell'hotel ha richiesto l'intervento del 118. La donna è stata trasportata alla Clinica Mangiagalli, dove, ai medici e alle operatrici del Soccorso Violenza Sessuale, grazie all'aiuto di un interprete, riesce a spiegare l'acacduto.
Gli accertamenti hanno poi confermato l'intervento di prelievo ovocitario e uno stato psicologico prostrato dal trattamento subito e dall'angoscia per l'impiego degli ovuli prelevati "a favore di terzi". Una accurata visita medico legale, inoltre, ha rilevato la presenza di ecchimosi sul corpo, compatibili con le manovre di immobilizzazione per l'anestesia forzata. Da qui l'arresto di Antinori, con anche l'interdizione all'esercizio della professione medica nonché il sequestro preventivo della clinica "Matris". I carabinieri hanno sequestrato alcuni embrioni congelati. Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Nunzia Gatto, gli ovuli sarebbero dovuti servire per la fecondazione eterologa, difficile da attuare in Italia nonostante la legge lo consenta, perché sono poche le donatrici di ovuli. Per Antinori sono scattati i domiciliari. (AGI)