Bolzano - Pomeriggio di guerriglia al confine tra Austria e Italia. Circa 400 attivisti, molti con il volto coperto da passamontagna, hanno dato vita e proteste e disordini al valico di frontiera di passo del Brennero contro le annunciate barriere anti-migranti da parte di Vienna. I manifestanti hanno scagliato sassi, bombe carta e fumogeni contro la polizia nella zona della stazione ferroviaria. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Diciassette appartenenti alle forze dell'ordine - 14 poliziotti e 3 carabinieri - sono rimasti feriti, cinque persone sono state arrestate e 9 fermate.
Bilancio di un pomeriggio di guerriglia
I cinque arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di armi improprie sono tutti italiani: tre uomini e due donne. Tra i fermati anche due austriache e un tedesco.
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Decine di manifestanti si sono staccati dal gruppone degli anarchici e hanno raggiunto la corsia sud dell'autostrada del Brennero. La strada e' stata chiusa al traffico, disseminata di pietre e bidoni della spazzatura, alcuni anche incendiati. La polizia ha impiegato gli idranti per disperdere gli attivisti.
Il corteo è stato organizzato dall'ala più dura dei "No Borders" ed è partito intorno alle 14,30 dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Brennero. Sul volantino apparso sul sito, quella di oggi veniva definita una "giornata di lotta". Lo slogan è 'Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque'. Significativo il manifesto della protesta: un uomo con il volto coperto da un passamontagna, un mazzotto e un filo spinato sullo sfondo.
Al corteo hanno partecipato attivisti in particolare dal Trentino (con pullman partiti da Trento e Rovereto), Emilia Romagna e Lombardia. I partiti politici (Sel, Rifondazione Comunista e Verdi) che avevano supportato i precedenti cortei di protesta del 3 e 24 aprile, hanno fatto sapere che si dissociano.
"Non sarà costruito alcun muro al passo del Brennero e il confine non sarà chiuso", ha assicurato il ministro dell'Interno austriaco Wolfgang Sobotka in apertura del 62esimo congresso ordinario della Sudtiroler Volkspartei in corso a Merano. Il ministro ha rilevato che "la Germania effettua controlli in entrata verso l'Austria. Perché - si chiede - l'Austria non può farlo con l'Italia? Se l'Italia eseguirà i suoi compiti non serviranno nemmeno i controlli". Posizione ribadita a Merano dall'intervento del governatore del Tirolo Guenther Platter: "Non c'è alun interesse di chiudere il valico di frontiera del Brennero". (AGI)